Se l’Oceano rischia di inghiottirti sei pronto a qualsiasi soluzione pur di non affogare. Lo sanno bene dalle parti delle Isole Tuvalu, un arcipelago di diverse isole al largo dell’Australia, nel Pacifico meridionale. Gli ultimi studi hanno evidenziato un rischio di scomparsa sempre più alto visto che il mare intorno a loro è aumentato di quasi 10 centimetri negli ultimi 30 anni e aumenterà di nuovo di altri 10 cm entro il 2050.
La prima nazione digitale
Quale può essere la soluzione allora? Semplice: sbarcare sul Metaverso. Per contrastare gli effetti imprevedibili e inevitabili del cambiamento climatico, allora, le autorità delle Isole Tuvalu hanno deciso di diventare la prima nazione digitale del mondo. Come? Creando un clone di sé stesse nel Metaverso. In questa maniera si riuscirà a preservare la loro storia e la loro cultura cosicché tutte le persone del mondo possano, anche se solo attraverso la realtà virtuale, visitare le isole. Anche dopo il loro sprofondamento. Una mossa che sembra uscita da chissà quale film distopico ma che invece è reale, attuale e soprattutto apre un nuovo spaccato sulle potenzialità del Metaverso.
Se per le Isole Tuvalu, infatti, è stato uno spazio di accoglienza, il Metaverso ad oggi rappresenta soprattutto uno spazio di socializzazione e incontro per i giovani. Lo dice una ricerca condotta da Ipsos per conto della Nokia, con protagonisti ragazzi e ragazze della Gen Z sparsi tra Regno Unito, Corea, Stati Uniti, Brasile ed Emirati Arabi Uniti. La loro richiesta è quella di uno spazio libero e paritario, personalizzabile, dove si può socializzare in modo rilassato e informale, senza le ansie e i timori del mondo fisico. Il Metaverso, poi, è lo spazio giusti per assumere nuove identità, dove sentirsi accettati ed esplorare nuovi luoghi.
Tra gaming e shopping
Socialità che passa anche per l’intrattenimento. Il Metaverso, infatti, si propone come spazio previlegiato per tutto ciò che è divertimento e tempo libero, basti pensare a quanto sia stato contaminato dal gaming. Come si legge su WiseCasino, anche il gambling, ovvero il gioco pubblico e legale, sta guardando alla possibilità di estendere al Metaverso la sua sfera di influenza, così da migliorare la propria offerta di gioco e includere tutti i sensi all’interno dell’esperienza video ludica. Come? Attraverso visori, guanti robotici e, perché no, anche una sorta di pelle artificiale, così da assicurare agli utenti un’esperienza di gioco veramente immersiva e totalizzante.
Tecnologie 3D e grafiche innovative che sono proprio alla radice del successo del Metaverso. Secondo i risultati di una ricerca di Talkdesk, infatti, il 51% degli intervistati è sicuro di ricevere maggiore assistenza, quando si effettua un acquisto sul Metaverso, con un servizio migliore rispetto a quello che si potrebbe avere in retail. Vi sarà già capitato, infatti, di vedere un mobile in 3D o di posizionarlo nella vostra ipotetica stanza, oppure di fare una visita guidata nella casa che vorreste affittare oppure fare una simulazione di guida online. Ecco, sono tutti piccoli assaggi di quello che si potrà fare nel Metaverso. Uno spazio di accoglienza e di socialità, che sembra uscito da un film.