E’ stato un eccellente sabato quello appena passato, in termini di ascolti televisivi. Come ha infatti tenuto a sottolineare Teresa De Santis, direttore di Rai1, “Per la prima volta Rai1 vince con la cultura l’agguerrito prime time del sabato sera. È il trionfo di un grande romanzo pop, colto e insieme profondamente comunicativo, creato ad arte dalla maestria di Alberto Angela. A dimostrazione del fatto che la realtà e la cultura vincono sempre quando incontrano la qualità di una grande tecnica di narrazione. Complimenti ad Alberto Angela e al team Rai per aver realizzato, con una produzione tutta interna, un titolo come Ulisse, fiore all’occhiello di un grande servizio pubblico”.
E già perché, il sempre interessante e ben fatto ‘Ulisse, il piacere della scoperta‘ di Alberto Angela, grazie anche alla storia di Leonardo da Vinci, ha sorpassato il pur seguito ‘Amici Celebrities’, di Maria de Filippi.
Come ha poi commentato l’ad Rai, Fabrizio Salini, “Il sabato sera di servizio pubblico realizzato ieri con ‘Ulisse’ riempie l’intera Rai di orgoglio e soddisfazione’. Ringraziamo Alberto Angela e tutta la sua squadra di lavoro. E grazie a tutti i nostri telespettatori. Aver ottenuto un successo così importante con una puntata sul genio di Leonardo Da Vinci rende il nostro sabato sera davvero prestigioso. Sono i contenuti con cui la Rai ha scritto la storia del Paese e sui quali deve impegnarsi sempre di più”.
Nello specifico infatti, dalle 21.31 alle 23.52 Angela ha registrato il picco massimo nel prime time, grazie ai 3.614.000 spettatori accumulasti, per uno share del 20% .
Canale 5 ha invece dovuto ‘accontentarsi’ dei 3.066.000 spettatori (19.45% di share), registrati nella fascia oraria 21.25 – 0.48.
“Purtroppo non ho visto in diretta la puntata del suo ‘Ulisse’ su Leonardo, ero a Parigi e sono appena tornato” ma, “Alberto è stato bravo, gliel’ho detto”.
Un complimento importante perché uscito dal cuore di un padre ma, soprattutto, di un professionista inarrivabile. Raggiunto dall’agenzia di stampa AdnKronos, il grande Piero Angela non nasconde soddisfazione per il pieno di ascolti registrato al figlio 57enne lo scorso sabato.
Lui, che in Rai lavora dal 1954 – tanto è che afferma orgoglioso “di aver battuto tutti record di anzianità aziendale” – spiega come si arriva a tali successi, totalmente opposti da show, nani o ballerine: “grazie anche alla crescita della scolarizzazione e, credo, anche della propensione individuale ad acculturarsi. A lungo l’offerta culturale televisiva è stata dedicata a persone già colte, competenti, poi si è cominciato a pensarla e a realizzarla per il grande pubblico e quando si lavora per questo e contemporaneamente si mantiene alto il livello di quel che si fa allora il programma funziona, si ottengono risultati. C’è tanto da raccontare e c’è tanta curiosità per l’arte, la scienza, la conoscenza del mondo e di noi stessi e l’Italia, con il suo passato straordinario, offre ampia materia”.
Dunque, nello specifico, in merito al proprio fare televisione, il giornalista-conduttore oggi 91enne aggiunge che “La ‘mia’ televisione è basata sulle cose, la sua è molto personalizzata. Io mi limito a spiegare e poi sono i filmati a raccontare, lui è sempre ‘in campo’ ed è proprio la sua presenza costante ad essere particolarmente apprezzata. La personalizzazione aiuta a coinvolgere. La tv è fatta anche di volti, di persone, e quando una persona riesce ad essere gradita al pubblico , a ‘passare’ lo schermo, è molto importante perché si crea un rapporto diretto con lo spettatore”. Come dargli torto?…
Max