Anche quest’anno la Regione Lazio è presente al Vinitaly, il salone internazionale di vini e distillati, in programma a Verona dal 2 al 5 aprile che vedrà, per il Lazio, la partecipazione di 63 aziende. A presentare la 55° edizione nella sala Tevere in via Cristoforo Colombo, sono intervenuti il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, la vice presidente e assessore alle Sviluppo Economico Roberta Angelilli, l’assessore alle Politiche agricole Giancarlo Righini e il commissario Arsial Andrea Napoletano.
Vinitaly, il governatore Rocca: “La sfida è affacciarsi a nuove quote di un mercato che cuba oltre 4 miliardi di euro in Italia, e di far conoscere al Paese intero e al resto del mondo le eccellenze del Lazio”
“Il Vinitaly è la più grande manifestazione vinicola a livello nazionale – ha dichiarato il Presidente Rocca – e il Lazio sarà presente con un padiglione molto importante, di circa 1800 metri quadrati. Per la nostra Regione è fondamentale il settore agroalimentare: far conoscere sempre di più i nostri prodotti e il lavoro che le nostre aziende stanno portando avanti sul tema della sostenibilità. L’agroalimentare, infatti, è uno dei settori-chiave per il Lazio, in quanto rappresenta un patrimonio molto importante non soltanto sotto l’aspetto economico, ma anche culturale. La sfida sarà quella di affacciarsi a nuove quote di un mercato che cuba oltre 4 miliardi di euro in Italia. L’impegno comune sarà quello di far conoscere al Paese intero e al resto del mondo le eccellenze che il Lazio vanta nei settori agroalimentare e vinicolo. Ringrazio il Commissario dell’Arsial, Andrea Napoletano, per aver accompagnato in questo periodo di transizione la Regione verso l’importante appuntamento, con serietà e professionalità. La Giunta che ho l’onore di presiedere sarà presente al padiglione di Verona grazie alla Vice Presidente, Roberta Angelilli, e all’Assessore alle Politiche Agricole, Giancarlo Righini”.
Vinitaly, il territorio laziale vanta ben 450 cantine, per una produzione media annua di 800 mila litri di vino (75% bianchi e 25% rossi), di cui il 70% rivendicato a DO/IG regionale
Le aziende viticole laziali sono 19.000 con una produzione media annua di 1 milione di quintali di uva mentre le cantine sono 450 con una produzione media annua di 800 mila litri di vino (75% bianchi e 25% rossi) di cui il 70% rivendicato a DO/IG regionale.
Ed ancora: sono oltre 18.000 ettari di terreno sono coltivati a vigne (il 3% delle vigne italiane). Il 71% in collina, il 20% in pianura e il 9% in montagna. Il fatturato delle produzione di uve è pari a circa 230 milioni di euro pari ad una incidenza del 6,6% sul comparto Agricoltura regionale e al 3% sul comparto vitivinicolo nazionale con un ricavo medio per vigneto di 4.350 euro ad ettaro.
Vinitaly, l’ass. Righini: “Lavoreremo per cogliere questa straordinaria opportunità che per altre regioni d’Italia è un autentico volano economico”
“Arsial ha investito circa 1,1 milioni di euro per partecipare a questa edizione del Vinitaly – ha spiegato l’assessore Righini – sull’agricoltura questa amministrazione intende investire molto. La nostra presenza si manifesterà su alcuni obiettivi in cui ruota la programmazione e in particolare su quello della sostenibilità e sulla imprenditoria giovanile. Inoltre vorrei annunciare che sul tema dell’enoturismo lavoreremo sin da subito alla stesura di una legge specifica di cui la nostra regione non è ancora dotata. Lavoreremo per cogliere questa straordinaria opportunità che per altre regioni d’Italia è un autentico volano economico. Crediamo che quello vitivinicolo sia un settore davvero molto importante e assieme al presidente Rocca abbiamo già valutato la possibilità di investire in agricoltura sin dal prossimo assestamento di bilancio”.
Vinitaly, l’ass. Angelilli: “Sarà importante dedicarci al tema della sostenibilità con la riduzione dell’uso di sostanze chimiche e con un orientamento molto forte verso il biologico che nella nostra regione è in crescita”
Quest’anno la Regione con Arsial, organizzerà nel corso della kermesse, una serie di incontri con i buyers internazionali. In questo senso, sono previste tre tipologie di meeting, due delle quali rappresentano una novità. Si tratta di TASTE&BUY, un programma di incontri one-to-one tra produttori e buyer di settore (si svolgerà nell’area dedicata alle sole aziende co-espositrici di Regione Lazio-Arsial), e di una serie di incontri con la Grande Distribuzione Organizzata, attraverso l’iniziativa DISTRIBUZIONE MODERNA (giunta alla 19a edizione), incentrata su B2B tra produttori e category manager della GDO, dove sarà possibile presentare e far degustare i vini.
“E’ importante sottolineare che oltre ad un patrimonio di cultura, di prodotto ricercato e innovativo che coniuga tradizione ed innovazione, abbiamo anche un patrimonio imprenditoriale all’avanguardia – ha aggiunto l’assessore allo Sviluppo economico Roberta Angelilli – al Vinitaly quest’anno saranno presenti 63 aziende, un numero davvero significativo. Questo è un tessuto imprenditoriale molto vivo e in crescita, un asset strategico anche in ambito Pnrr. Da parte nostra sarà importante dedicarci al tema della sostenibilità con la riduzione dell’uso di sostanze chimiche e con un orientamento molto forte verso il biologico che nella nostra regione è in crescita”.
Vinitaly, il Commissario Napoletano: “Arsial sta lavorando molto anche sulla sostenibilità e con alcune sperimentazioni ad esempio sugli stress dei vitigni”
La Regione Lazio è inoltre presente con un proprio stand, che ospita 14 aziende, al Sol&Agri Food – Salone internazionale dell’Agroalimentare di qualità, una fiera b2b per chi offre e cerca esclusivamente prodotti d’eccellenza di tre macro aree, olio extravergine di oliva, food e birra artigianale, che si svolge in contemporanea al Vinitaly, negli stessi spazi di Veronafiere.
“La sfida del Lazio è quello di conquistare quote di mercato – ha concluso Andrea Napoletano commissario Arsial – e questo è possibile attraverso strumenti di collaborazione ma anche grazie al lavoro che si fa con i buyers che verranno sugli stand e direttamente dai nostri produttori. Arsial sta lavorando molto anche sulla sostenibilità e con alcune sperimentazioni ad esempio sugli stress dei vitigni. Parlando poi del cambiamento climatico ci saranno testimonianze molto interessanti sulla coltura eroica”
Max