(Adnkronos) – Sono davvero poche le persone a cui non piace: il cioccolato è il peccato di gola più sublime per oltre la metà degli italiani. Non a caso a questo prodotto, ricavato dai semi della pianta del cacao, nel ‘600 fu attribuito da Linneo il nome scientifico Theobroma Cacao che, tradotto, vuol dire ‘cibo degli dei’.
Di fatto, il cioccolato è una delizia prelibata da oltre 3000 anni, da quando le antiche civiltà dell’America Latina lo scoprirono e poi i Maya lo tramandarono.
Per quanto ricorrenti siano le dolci suggestioni fornite dalla letteratura e dalla cinematografia sull’effetto consolatorio del cioccolato mangiato più o meno avidamente per riempire più o meno profonde voragini affettive, un’analisi ragionata sul consumo giornaliero di circa 30 gr di cioccolato fondente (anche detto ‘cioccolato amaro’ o ‘cioccolato nero’), cioè dotato di una concentrazione minima di cacao del 70%, ci conferma che questo ‘divino alimento’ è capace di apportare al nostro organismo una lunga lista di benefici.
Ma, considerando le molteplici proprietà di cui è naturalmente dotato, il cioccolato va bene per tutti, indistintamente? O ci sono persone che farebbero bene a non mangiarne? È vero che può avere effetti eccitanti? Ed è vero che è dotato di potere antiossidante? Quali sono le differenze profonde tra cioccolato fondente e cioccolato al latte? Può essere utile al nostro microbiota intestinale? Come si rapportano col cioccolato le persone allergiche?
Al fine di rendere a tutti più fruibili le caratteristiche composizionali, le proprietà e i valori nutrizionali, i benefici e le eventuali controindicazioni del cioccolato, di questo alimento simbolo indiscusso dell’umana golosità, si occuperà il team de “Il Gusto della Salute”, coordinato dall’immunologo Mauro Minelli, nel prossimo appuntamento previsto alle ore 15:00 di venerdì 21 aprile 2023, come sempre in collaborazione con ADNKronos Salute.