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“Il green pass è da estendere a tutto il mondo del lavoro”, afferma Brunetta. “Stop smart working, tutti in presenza”

“Quella del Green pass è una storia di successo, un successo italiano ed europeo. Si tratta adesso per l’Italia di completare questa storia di successo e quindi di estenderlo a tutto il mondo del lavoro pubblico e privato in maniera tale che ci sia una sorta di passaporto vaccinale che deve mettere in sicurezza tutto il mondo del lavoro e delle relazioni sociali”.

Così, in linea con il governo – ed all’opposto della Lega (anche se rimarca che “In Consiglio dei ministri io ho visto un assenso pieno dei colleghi della Lega”) – il ministro per la Pubblica amministrazione, intervenendo stamane nel Forum Ambrosetti di Cernobbio.

Brunetta: “Il green pass è un incentivo gentile alla vaccinazione anti-Covid”

Dunque Brunetta auspica che a breve il green pass venga esteso a tutto il mondo del lavoro pubblico. “Perché no?”, dice, “Il green pass è un incentivo gentile alla vaccinazione anti-Covid, che ha dato ottimi risultati. I certificati verdi scaricati sono già 72 milioni. Grazie alla straordinaria campagna vaccinale del generale Figliuolo, 38,5 milioni di italiani oggi sono vaccinati, il 71,25% della popolazione vaccinabile. L’obiettivo 80% è vicino, senza aver introdotto l’obbligo per legge. Una storia di successo di cui il G20 deve fare tesoro”.

Brunetta: “Da quando l’obbligo del green pass? Ne parleremo in cabina di regia”

A questo punto in merito alla tempistica dell’estensione, il ministro non è però in grado di rispondere perché, premette, “Ne parliamo la prossima settimana in sede di cabina di regia e poi dalla cabina di regia in consiglio dei ministri con tutte le determinazioni che il Cdm indicherà”. Del resto, fa notare ancora il responsabile della Pa, “l’obbligo vaccinale è una conseguenza finale, io sono molto affezionato al green pass, se poi servirà anche l’obbligo perché no?”.

Brunetta: “Lo smart working? Una misura straordinaria, ora è fondamentale tornare in presenza”

Infine, riguardo alla fine dello smart working, Brunetta tiene a sottolineare che “è stato uno strumento straordinario nelle fasi più critiche dell’emergenza, ora va ripensato assolutamente il lavoro da remoto, dobbiamo avere in presenza tutto il capitale umano pubblico che è fondamentale perché il Paese abbia una crescita non solo intensa ma anche duratura. Abbiamo bisogno del massimo della presenza, se ci sono le condizioni sanitarie di sicurezza ci dovranno essere anche le presenze”.

Max

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Max Tamanti