Accompagnato dalla premessa che “non sarà una precondizione per esercitare il diritto alla libertà di circolazione”, sul Green pass – pensato per facilitare la libertà di movimento all’interno dell’Ue – nel pomeriggio si è giunti ad un accordo fra il Consiglio Ue ed il Parlamento Europeo.
Ulteriori restrizioni nei confronti dei viaggiatori titolari del certificato non sono possibili “in linea di principio”, tuttavia potranno essere imposte “ove necessario e in modo proporzionato, sulla base di evidenze, con notifica alla Commissione e ad altri Stati membri”.
Intanto si chiamerà ‘Eu Digital Covid Certificate’ (Certificato Covid Ue digitale), ed entrerà in vigore dal primo luglio 2021, e resterà valido per un anno. L’unico veto che ha accumunato gli Stati membri, il blocco a qualsiasi riferimento alla gratuità dei test necessari ad ottenere il certificato, se non si è vaccinati.
Il neo certificato serve infatti a provare l’avvenuta vaccinazione – con vaccini approvati dall’Ema – o la negatività ad un test. Sull’uso dei test sierologici come prova la guarigione dal Covid, ciò è previsto solo più tardi, attraverso un atto delegato, e sulla base di “evidenze”.
Fin da ora infatti, la Commissione stanzierà 100 mln di euro per l’acquistare dei test rapidi, relativi ai lavoratori frontalieri, e per quelli ritenuti essenziali. Dopo l’accordo tra i co-legislatori, ora il testo del regolamento dovrebbe ora essere votato in commissione Libe, per essere poi approvato nella plenaria di giugno, tra il 7 e il 10 giugno, prima di venire varato definitivamente dal Consiglio.
Dal canto suo il negoziatore del Parlamento Fernando Lopez Aguilar (Spagna, Psoe), presidente della commissione Libe, ha spiegato alla stampa che il certificato, rispetto alla scorsa, dovrebbe finalmente garantirci una estate diversa “dall’incubo del 2020. Il risultato dei negoziati è un regolamento che, migliora la proposta della Commissione e la posizione negoziale del Consiglio”. Ovviamente, ha quindi aggiunto Lopez Aguilar, “i test saranno sempre meno necessari”.
Ovviamente il neo certificato è applicabile anche per i cittadini Ue che risiedono fuori dall’Ue, purché siano stati vaccinati con vaccini riconosciuti dall’Ema.
Max