“Italia è in fase di difficoltà, è stato smentito, per fortuna, il lockdown totale. Non voglio fare polemiche e dimostrare ancora una volta che quando l’Italia chiama, ci siamo sempre. Al di là degli appelli di facciata. Voglio sfidare il governo su alcune proposte puntuali. Parliamo di cose concrete, invece di parlare di cabine di regia…”.
Dopo essersi lungamente confrontata “con le categorie più colpite dall’emergenza Covid’’ nel corso del presidio romano permanente, tenuto piazza Capranica, oggi dalla sede di Fdi – in via della Scrofa – Giorgia Meloni ha presentato le proposte elaborate dal suo partito.
Del resto, fa notare, la realtà è sotto gli occhi di tutti: “non siamo mai stati ascoltati, oltre 2mila le proposte presentate da noi e tutte sono state bocciate. Fin qui non abbiamo potuto determinare nulla, nonostante si dica che sono pronti a collaborare…”.
Ed ancora, “L’Italia è in condizione di estrema difficoltà, ma il disagio – rimarca – non si può derubricare a qualche imbecille che devasta le città o genera caos… Fdi vuole trasformare la rabbia in proposte, il dissenso in alternativa, per trasformarli in proposte reali’’.
La leader di Fratelli d’Italia spiega anche che ”Siamo disponibili a votare il nuovo scostamento di bilancio, ma solo se ci dicono prima che cosa vogliono fare delle risorse da utilizzare, voce per voce, importo per importo…”. In realtà afferma con amarezza, ”Noi non abbiamo ancora visto la legge di bilancio… Questa legge è stata licenziata dal governo più di 20 giorni fa e non è ancora arrivata in Parlamento. Già oggi sappiamo che per consentire che venga approvata in tempo, la possibilità di svolgere un esame approfondito e arrivare a una terza lettura è molto difficile. Ancora prima che la legge di bilancio arrivi in Parlamento, il dibattito è già strozzato…’‘.
Sempre in merito alla legge di bilancio, la Meloni riconosce che ”Per carità, se ci sono due relatori alla legge di bilancio, uno di maggioranza e uno di opposizione, è interessante. Ma io sono una persona che si fa più convincere dalla sostanza, più che dalla forma... Intendiamoci – aggiusta poi il tiro – per la collaborazione è la maggioranza che deve decidere, perché è la maggioranza che ha il coltello dalla parte del manico. Fino ad ora ci hanno bocciato 2mila proposte, e se non c’è collaborazione non è colpa nostra, è surreale. L’unico modo per dire che c’è una disponibilità, è approvare le nostre proposte. L’unica cosa che ci è stata detta è stata: ‘volete 5 milioni di euro da spendere come volete voi?’. Questa non è collaborazione è spartire e abbiamo detto di no”.
In particolare, riguardo poi le proposte, Giorgia Meloni ribadisce che ”la capigruppo c’è. Ogni volta che si vuole convocarla, si convoca. Noi siamo disponibili a portare le nostre proposte ovunque vogliano, la super-capigruppo non risolve il problema, il problema va risolto dalla maggioranza…”.
”Dobbiamo combattere ogni discriminazione tra lavoratori dipendenti e autonomi. Da sempre puntiamo a un sistema unico di ammortizzatori sociali”, spiega la leader di Fdi, spiegando le priorità che animano i punti fissati dal suo partito. ”Per noi garantire la continuità delle aziende è fondamentale…“. Ed ancora, ’’Penso che non si possa non partire dal tema degli affitti. Il credito d’imposta deve essere esteso al 100 per cento per chi subisce una perdita del fatturato superiore del 33%. Se uno non può pagare, lo Stato deve pagare gli affitti, altrimenti ti costringono a chiudere…”
Max