Laereo presidenziale dellEthiad era stato il fiore allocchiello dellex primo ministro Renzi, tanto da pubblicare una sua foto via social. Ma lacquisto suscitò lira dei contribuenti italiani, visto che il suo costo era stato addirittura più alto del più famoso gemello dell Air Force One americano. Ma ora il ministro della difesa Trenta, insieme al ministro dei trasporti Toninelli e al vice-premier Di Maio hanno deciso di annullare la formula dacquisizione dellaereoveicolo presidenziale di Alitalia nei confronti della compagnia araba.
“Con una lettera, io e i colleghi Luigi Di Maio ed Elisabetta Trenta chiediamo formalmente ai commissari Alitalia di risolvere quel contratto che prevede quattro salatissime voci di spesa: in primis proprio il leasing (81 milioni), poi la manutenzione (31 milioni), lhandling (12 milioni) e laddestramento piloti (quasi 4 milioni), per un costo complessivo che arriverebbe intorno ai 150 milioni in otto anni con la mancata riconfigurazione interna dellaeromobile”. In una nota fatta pervenire da Toninelli alla compagnia di bandiera spiega così le ragioni dellannullamento e poi aggiunge che le spese “nemmeno vanno ad Alitalia, al nostro vettore nazionale, ma nella quasi totalità a beneficio di Etihad, la proprietaria dellAirbus 340-500 tanto amato da Renzi. Stiamo parlando di un quadrimotore turbofan uscito dal mercato nel 2011 e quindi superato, obsoleto, pesante quanto lego dellex premier”. Un mezzo “talmente grosso da dover atterrare per forza a Fiumicino, non a Ciampino, che è laeroporto in cui fanno scalo normalmente i voli di Stato”. Lattuale responsabile dei trasporti conclude lintervento dicendo che nella realtà dei fatti, lAir Force Renzi ha compiuto finora un solo, mesto viaggio: per trasportare niente poco di meno che lex sottosegretario Ivan Scalfarotto in missione a Cuba. Invece di trarre profitto per le casse del governo, laereo è stato solamente Un regalo solo per Etihad che non ha certo brillato come socio di Alitalia e che per giunta si riprenderà il velivolo alla data di scadenza del salasso”. La reazione via social non si è fatta aspettare e proviene dall acquirente dellaereo, Matteo Renzi: “Quando tornano su bufale come “laereo di Renzi” significa che sono disperati: quellaereo non era per me ma per le missioni internazionali delle imprese. Io non ci ho mai messo piede. Di Maio ha scritto un decreto che licenzierà 80mila persone: parli di quello, non delle bufale”.