Da New York a Philadelphia, passando per varie città degli States come Boston, Chicago, Portland, San Francisco e Washington, in centinaia hanno deciso di scendere in strada per manifestare il proprio dissenso nei confronti di Donald Trump, eletto nuovo presidente Usa. Addirittura, a Seattle, ha avuto luogo una sparatoria nella quale sono rimaste ferite cinque persone, una delle quali in modo critico. Dai semplici slogan (“Not my president”), urlati dai manifestanti, alle proteste sui social (gli hashtag in tal senso abbondano), fino allassedio dei newyorchesi, radunatisi sotto la Trump Tower, limperioso grattacielo della sesta avenue, i cui ultimi tre piani (dal 66mo al 68mo piano), sono abitati dal neo capo della Casa Bianca. Qui nella grande mela sono state decine gli arresti. Alle manifestazioni, alcune delle quali con scontri, hanno preso parte anche numerosi studenti e donne.
M.