“Ci sono molti modi di cominciare. E di ricominciare. Chi è cresciuto con lesperienza scout sa che il modo più bello è mettersi in cammino. Un cammino fisico, fatto di passi, incontri, sguardi. Con vecchi amici che non vedi da tempo, perché finalmente hai più tempo per te e per loro. Con nuovi luoghi da osservare, scrutare, toccare per la prima volta, come mi è accaduto a Scampia qualche giorno fa”. Così Matteo Renzi, attraverso un post intitolato Il futuro, prima o poi, torna, debutta nei social con un suo blog personale. “Ma è anche il cammino virtuale e condiviso di una comunità – prosegue il segretario del Pd – Ci sono milioni di italiani che hanno unidea chiara e bella del futuro dellItalia. Con tutte le difficoltà che nessuno vuole negare. Ma sempre con unidea chiara e bella del futuro dellItalia. Perché questi milioni di italiani non si arrendono alla rassegnazione. Io voglio camminare con loro. Ci sono dei momenti? – nella vita di un Paese? – ?in cui il futuro sembra scomparire. Tutto diventa schiacciato sul presente. Sognare sembra vietato, progettare impossibile, avere idee una colpa. Vale solo il presente indefinito, dove lunica cosa che conta è non disturbare la rendita di chi ha sempre fatto in un certo modo e vuole continuare a fare così. Intendiamoci aggiunge ancora lex premier – Noi siamo pronti a ogni verifica sul passato. Noi siamo quelli che hanno da offrire mille giorni di lavoro al Governo, che hanno portato tanti risultati. Con alcuni errori, certo, ma nella stragrande maggioranza abbiamo fatto passi in avanti per noi e per il Paese.Oggi lItalia ha qualche diritto in più e qualche tassa in meno: dal Cantiere sociale ai diritti civili fino agli 80 euro o allabolizione dellImu sulla prima casa. Ha attraversato, indenne dal terrorismo, eventi come Expo e Giubileo mentre in altre zone dEuropa le cose andavano diversamente. Ha recuperato in tre anni 600mila posti di lavoro, di cui tre quarti a tempo indeterminato ed è passata dal meno due per cento del PIL 2013 al più uno per cento di oggi. Ha sbloccato opere pubbliche ferme da decenni e ha iniziato loperazione banda larga che cambierà il volto delle città. Ha investito nelle periferie, nello sport, nelle scuole, nelle imprese, nei musei e nei teatri perché con la cultura si definisce lidentità di un popolo.Noi siamo fieri dei nostri mille giorni. Ma, ragazzi, anche basta. Quello è il passato, ormai”. Poi Matteo Renzi tiene ad avvertire: “E questo Blog non è pensato per i reduci. É un luogo dove camminare verso il futuro. Insieme, in tanti. La sconfitta al referendum ci ha fatto male, vorrei vedere il contrario. Con le riforme, volevamo un Paese più semplice e più forte: è andata male.Volevo tagliare centinaia di poltrone e alla fine lunica che è saltata? – come era giusto e doveroso che fosse? – ?è stata la mia. Ma anche quella sconfitta appartiene al passato. E ci sono milioni di italiani, milioni, che hanno votato sì e che vogliono vedere tornare il futuro. Questo Blog non è solo mio, è di tutti loro. Ed è anche di chi ha votato no ma ha voglia di dare un contributo, di discutere, di confrontarsi. Perché nel tempo dellinsulto e dello scontro, è bello dialogare. È bello essere civili, senza sciacallaggi, polemiche, odio ad personam. Noi siamo quelli che fanno politica per qualcosa, non contro qualcuno. Discuteremo di tutto tiene a sottolineare ancora Matteo Renzi – A cominciare, già dalle prossime ore, dal ruolo dellEuropa in questa fase delicata. A cosa servono le istituzioni europee in unera che i commentatori immaginano dominata dal rapporto Trump-Putin (tutto da verificare, peraltro)? A cosa serve lidea dellEuropa nata a Ventotene? A inviare letterine ridicole per chiedere assurde correzioni sul deficit, come quelle che ci hanno inviato senza risultati per tre anni? Davanti a 45mila scosse di terremoto e allinadempienza dellUnione Europea sugli immigrati, come rispondiamo non alle regole??che rispettiamo??ma alle miopi interpretazioni delle regole fatte da qualche euro burocrate?. E ancora: che spazio cè per un centrosinistra che tagli le tasse come è doveroso che si continui a fare in Italia, che trovi una forma di protezione per i nuovi esclusi dalla globalizzazione, che combatta la povertà partendo dai bambini e dalla crescita, che usi linnovazione non solo per digitalizzare i servizi ma anche per rendere più competitiva lItalia, che non segua lo sciacallaggio quotidiano ma investa su Casa Italia come pensata da Renzo Piano, che sappia coniugare in modo nuovo la parola sicurezza? E lelenco potrebbe continuare a lungo.Vi aspetto in giro per lItalia. Ma vi aspetto anche qui, con i vostri commenti, contributi, idee”. Quindi, aggiunge concludendo lex presidente del Consiglio, “Il futuro, prima o poi, torna. A noi il compito di costruirlo, non solo di aspettarlo”.
M.