Quando, al termine di una dolorosa e toccante cerimonia, uscendo l’ha visto lì, presente nonostante lo stato di detenzione (il ragazzo era scortato dagli agenti della Penitenziaria), la povera donna non ce l’ha fatta e, dopo avergli urlato contro: “Devi morire, pezzo di m…”, ha perso i sensi cadendo a terra svenuta. Dolore su dolore, ed altrimenti non poteva essere il funerale della sfortunata Jessica Valentina Faoro (il funerale è stato pagato dal comune milanese), la 19enne dilaniata da 40 coltellate per essersi opposta alle avanches del suo padrone di casa, il tranviere 39enne Alessandro Garlaschi, attualmente richiuso nel carcere di San Vittore. Sono accorsi in molti, tra amici e parenti (ma anche tanta gente comune), ad omaggiare per l’ultima volta la giovane nella chiesetta di San Protaso. Una bara bianca ricoperta di gerbere, fiori e grappoli di palloncini bianchi, colori ed usi a sottolineare la giovane età di una ragazza costretta invece dalle vicissitudini della vita a crescere troppo in fretta,
M.