Fisicamente, nessun essere umano si è mai trovato al cospetto di un dinosauro eppure, benché abbiano cessato di ‘frequentare’ la terra circa 100 milioni di anni fa, ‘riviverli’ attraverso i loro resti, ancora oggi desta in tutti noi ‘un’emozione bambina’.
Come non provare stupore – ed anche paura – quando nei musei ci si trova ad osservare la magnifica ‘impalcatura ossea’ che ne ricostruisce le gigantesche proporzioni?
A parte le varie ‘taglie’ di questi superbi animali, che il tempo ci ha restituito in proporzione alle ere storiche vissute, ciò che nel nostro immaginario ha contribuito ad alimentarne il fascino, è frutto di libri, fumetti, e soprattuto film, che hanno ‘caratterizzato’ ed alimentato il nostro immaginario, di generazione in generazione.
Dalla ferocia del Tirannosauro Rex, alla ‘dolcezza’ del Brontosauro, passando per l’imponenza del Triceratopo, non c’è bimbo al mondo che non ne emuli versi e passi. Eppure, come dicevamo, l’uomo non ha mai avuto la fortuna (o sventura) di averci a che fare fisicamente.
La cosa più affascinante è che nel frattempo fossili, smottamenti e mutazioni climatiche, continuano a restituirci testimonianze del loro vissuto. E ad ogni ritrovamento, puntualmente, si riaccende in tutti noi questa inspiegabile ‘voglia’ di saperne di più.
Proprio in queste ore è giunta notizia che in Australia è terminata l’identificazione di un altro gigante del Cretaceo.
Prima però bisogna fare un salto a ritroso, e tornare al 2007, in Australia quando, nei pressi di una fattoria sita nello stato sud occidentale del Queensland, vicino le rive del fiume Cooper Creek, un allevatore locale, tale Stuart Mackenzie, appassionato ricercatore di resti di dinosauri, con alcuni suoi familiari da anni ‘setacciavano’ l’area circostante. Una passione presto ripagata dalla scoperta di ossa gigantesche. Via via scavando, con ‘gli anni’ è così ‘riemerso’ dal passato lo scheletro di un animale mostruoso.
Inizialmente, vista la conformazione (quattro enormi zampe ‘tozze’, il lungo collo con la testa piccola, e una lunga coda), si era pensato fosse un Brontosauro. Solo oggi, dopo lunghi studi, test e comparazioni, gli esperti paleontologi australiani sono finalmente riusciti a ricostruirne le origini.
Ribattezzato ‘Cooper’ (visto che giaceva da milioni di anni accanto al letto del fiume), è stato così ricomposto un gigantesco sauropode vegetariano, le cui dimensioni hanno rivelato un’altezza di 6,5 metri, ed una lunghezza di ben 30!
Sono stati poi gli studiosi a classificarlo come ‘Australotitan cooperensis’ (o ‘titano del sud’), e si tratta di uno dei dinosauri più grandi mai trovati in Australia, fra i 15 più enormi del mondo.
Quanto all’età di Cooper, gli esperti hanno calcolato che questo ‘tranquillo’ erbivoro ha vissuto nel Cretaceo, circa 92-96 milioni di anni fa.
Max