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“Il decreto energia per rispondere agli aumenti e tutelare il tessuto produttivo” afferma la Meloni

Con il decreto energia, stanziamo primi 9,1 mld di euro destinati prevalentemente a dare immediata risposta a famiglie e imprese per costo bollette, in parte fino a fine anno, con la proroga fino al 31 dicembre e inserendo nuove norme“. Eccola la premier Meloni, commentare davanti ai media le misure decise nel corso del Cdm tenutosi ieri sera.

La Meloni: “Nel Consiglio dei ministri di ieri la misura principale è il decreto energia”, e ne elenca le norme

Nel Consiglio dei ministri di ieri – ha quindi rimarcato il presidente del Consiglio – la misura principale è il decreto energia“. Quindi il capo dell’esecutivo ha anche tenuto a sottolineare come “gli aiuti alle imprese che riguardano la proroga del credito d’imposta, tra il 40 e il 30% per le non energivore, poi consentiamo una rateizzazione sulla parte dell’aumento rispetto all’anno precedente fino a 36 rate mensile. L’estensione poi del fringe benefit, sarà una sorta di ulteriore tredicesima per bollette“.

La Meloni: “Prorogati gli aiuti per il caro carburante e, fino al 10 gennaio il regime di tutela del prezzo del gas per le utenze domestiche”

Inoltre, ha proseguito la leader di Fdi e del centrodestra, “Abbiamo anche prorogato la franchigia sull’accise dei carburanti. Con questa norma vengono prorogati gli aiuti per il caro carburante, e inoltre viene prorogato al 10 gennaio il regime di tutela del prezzo del gas per le utenze domestiche. Viene inserita, in questo decreto, la norma sulle concessioni per l’estrazione di gas nazionale, in forza della quale consentiamo nuove concessioni e sblocchiamo alcune concessioni in cambio del fatto che le aziende concessionarie cedano a prezzo calmierato una parte consistente del gas estratto“.

La Meloni: “Diminuiamo la dipendenza energetica dell’Italia dall’estero e mettiamo in sicurezza il tessuto produttivo”

Attraverso tutto questo, ha quindi informato la Meloni, “arriveremo a liberare circa 2 miliardi di metri cubi di gas che possono coprire l’intero fabbisogno delle nostre aziende gasivore: diminuiamo la dipendenza energetica dell’Italia dall’estero e mettiamo in sicurezza il tessuto produttivo“.

La Meloni: “C’è anche l’innalzamento a 5mila euro del tetto all’uso del contante”

Quindi eccola analizzare il decreto aiuti quater dove, fa notare, “c’è anche l’innalzamento a 5mila euro del tetto all’uso del contante. La scelta fatta è di parametrare il tetto del contante alla media europea. Nella Ue c’è una discussione sul tetto all’uso del contante – spiega ancora Giorgia L’Europa si pone questo problema, noi abbiamo scelto di applicare il tetto a 5mila euro perché quella è la media del tetto nelle Nazioni europee”. Sempre all’interno del  provvedimento infine, “un contributo di 50 euro per i piccoli commercianti per l’acquisto del Pos“.

La Meloni “Il superbonus 110% non ha funzionato e ha prodotto una deresponsabilizzazione”

Riguardo invece al superbonus 110%, Meloni di dice convinta del fatto che “non ha funzionato, producendo una deresponsabilizzazione, una distorsione sul mercato, relativa al costo dei materiali. Il beneficio è andato prevalentemente a favore dei redditi medio alti, ha rimarcato. “Noi abbiamo scelto di intervenire sul superbonus per correggere alcune di queste distorsioni. Il bonus – ha affermato – dunque passa al 90%, mentre per quei condomini che hanno già deliberato a oggi l’intervento e presentano entro il 25 novembre la comunicazione di inizio lavori rimane il regime del 110%. Con questi risparmi abbiamo deciso di riaprire alle unifamiliari, a patto che si tratti di prima casa e di redditi medio bassi“.

La Meloni: “Con il decreto aiuti quater, viene quindi modificata la disciplina del superbonus”

Con il decreto aiuti quater viene quindi “modificata la disciplina del superbonus“, una misura che “nasceva meritoriamente per rimettere in moto la nostra economia dopo la pandemia. Noi abbiamo sempre condiviso le finalità” del superbonus ma la sua realizzazione “ha creato molti problemi” e il beneficio “è andato prevalentemente a favore dei redditi medio alti“. Oltretutto, ha aggiunto, “Segnalo a chi ha fatto la campagna elettorale dicendo che con questo strumento si poteva ‘gratuitamente’ ristrutturare casa, che questo ‘gratuitamente’ pesa sulle casse dello Stato per circa 60 miliardi di euro“, con “un buco di circa 38 miliardi. E’ un concetto di gratuità un po’ bizzarro”.

La Meloni: “Soddisfazione per il rinnovo del contratto per la scuola, un traguardo importante”

Infine, concludendo il suo intervento, la premier ha tenuto ad esprimere “la soddisfazione per la firma del rinnovo contratto per la scuola, un traguardo importante, su cui abbiamo investito risorse importanti, 1,2 mln di persone coinvolte, in particolare docenti, dando un segnale di confronto aperto con le parti sociali, con i sindacati“.

Giorgetti: “Voglio ribadire che la cessione e la cedibilità del credito è una possibilità, non un diritto”

Il tempo di terminare il suo intervento annunciando che “Nel cdm di ieri abbiamo attribuito anche delle deleghe, il viceministro all’Economia Maurizio Leo avrà quella al fisco“, e la premier ha passato la parola al ministro dell’Economia, che ha subito affermato che “Sulla cessione del credito d’imposta si cercherà di intervenire perché questo è il problema reale di molte imprese. Rispetto allo stock esistente cercheremo e stiamo definendo una possibile soluzione, una via d’uscita. Però voglio ribadire che la cessione e la cedibilità del credito è una possibilità, non un diritto”.

Giorgetti: “Non si è mai vista una misura che costasse così tanto per la finanza pubblica a beneficio di così pochi”

Quindi il ministro dell’Economia, ha aggiunto: ”Difendo assolutamente la scelta di intervenire nel decreto legge’ per modificare il superbonus. ‘Ho detto, e ribadisco, che non si è mai vista una misura che costasse così tanto per la finanza pubblica a beneficio di così pochi”. Infine, ha tenuto a rimarcare Giorgetti: ‘‘La decisione di concentrare in modo selettivo  la misura ‘a favore dei redditi medio-bassi, è una scelta politica”.

La Calderone: ”Abbiamo elevato il tetto a 3 mila da 600 euro che consentirà entro 31 dicembre ai datori lavoro di sostenere lavoratori”

E’ stata Marina Elvira Calderone, ministro del Lavoro, a chiudere la  conferenza stampa del governo sul Dl Aiuti, riassumendo:  ”Abbiamo elevato il tetto a 3 mila da 600 euro che consentirà entro 31 dicembre ai datori lavoro di sostenere lavoratori, attraverso i ‘fringe benefit’ e offrire somme di ristoro per i costi dell’energia e altre utenze domestiche un importo maggiore. Abbiamo fatto questo intervento senza gravare con il prelievo fiscale sulle famiglie e le imprese e questo potrà integrare la tredicesima mensilità”.

Max

 

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Max Tamanti