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Il Decreto Aiuti passa alla Camera ma il M5S decide di non votare, aizzando dure reazioni: “E’ grave”

Ora manca la decisione finale del Senato, dopo che, stamane, con 266 sì e 47 no, il Decreto Aiuti è stato approvato dalla Camera dei Deputati.

Il M5s non ha votato, Crippa: “Espresso il nostro sostegno al governo, esplicitato nel voto di, annuncio che non partecipiamo”

Al momento della votazione erano 313 i deputati presenti in Aula, in quanto (e questa la dice lunga sull’aria che tira), ‘quelli del Movimento 5 stelle’ non hanno partecipato.

Un’assenza – vista l’importanza della cosa – certo non giustificata, anche se annunciata poco prima, nella dichiarazione di voto, dal capogruppo M5S Davide Crippa: “Sul superbonus ci aspettavamo di più, occorre intervenire immediatamente, senza se e senza ma, mentre c’è stata mancata discussione. Avendo espresso il nostro sostegno al governo, esplicitato nel voto di fiducia di giovedì scorso, annuncio che il M5S non parteciperà alla votazione finale sul provvedimento. Nel dl aiuti ci sono misure importanti per sostenere famiglie e imprese, interventi utili seppur non risolutivi per frenare l’impennata delle bollette, sostegni a enti locali, il fondo per le imprese più colpite dai contraccolpi della guerra in Ucraina, misure contro il caro materiali. Qualche passo avanti che abbiamo contribuito a compiere. Ma proprio per questo, perché si tratta di un provvedimento con finalità chiare, non c’è una spiegazione razionale nel voler inserire una norma che apre al termovalorizzatore a Roma, collegandone la realizzazione “in maniera fantasiosa al Giubileo“.

Le reazioni, il Pd: “Una scelta politica grave. Indebolire o mettere a rischio il governo in queste settimane è da scellerati”

Una scelta ovviamente poco gradita quella dei penta stellati, leggendo i commenti di reazione dei vari esponenti partitici. Ad esempio il senatore del Pd, Andrea Marcucci, ha affermato che “La scelta politica del M5S è grave. Indebolire o mettere a rischio il governo in queste settimane è da scellerati. Considerazione che vale per Conte ma anche per Salvini e per chiunque altro metta in discussione l’esecutivo Draghi“.

Le reazioni, Italia viva: “Inizia il Papeete di Conte. Almeno nel 2019 non avevamo covid, guerra in Ucraina e inflazione all’8%”.

Gli fa eco attraverso Twitter Ettore Rosato, presidente di IV:  “Il M5s non vota il DL Aiuti. Inizia il Papeete di Conte. Almeno nel 2019 non avevamo covid, guerra in Ucraina e inflazione all’8%“.

Le reazioni, Forza Italia: “E’ grave, chiedo una verifica per capire chi sostiene e chi non sostiene il presidente Draghi”

Per Paolo Barelli invece, capogruppo azzurro alla Camera, il mancato voto del M5s “è un fatto eccezionale e grave, e sembra una scelta da partito di opposizione, come se non si voglia che Draghi prosegua la propria opera fino alla fine della legislatura”. Tanto è che l’esponente di Forza Italia ha addirittura chiesto “ una verifica per capire chi sostiene e chi non sostiene il presidente Draghi“.

Le reazioni, Insieme per il Futuro: “Davanti a provvedimenti che contrastano un’emergenza nazionale servirebbe compattezza da parte di tutti”

Basiti dalla scelta grillina anche i capigruppo alla Camera e al Senato di Insieme per il Futuro, Iolanda Di Stasio e Primo Di Nicola, secondo i quali è “Assurdo voltare le spalle agli italiani, non votando un provvedimento importante come il dl Aiuti che stanzia decine di miliardi contro il caro bollette e il caro energia. Davanti a provvedimenti che contrastano un’emergenza nazionale servirebbe compattezza da parte di tutte le forze politiche, ma c’è chi ancora una volta pensa solo ai sondaggi e si nasconde dietro a egoismi di partito. Così si porta il Paese a sbattere”.

Max

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Max Tamanti