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Il Cremlino: “Gli Stati Uniti e la Nato indicano a Kiev gli obiettivi da colpire. Il crimine di ieri non resterà impunito”

Washington e i suoi alleati della Nato continuano ad attuare costantemente i loro piani geopolitici per distruggere la Russia, fornendo armi all’Ucraina, addestrando le sue forze armate, ed aiutando Kiev ad individuare gli obiettivi da bombardare“.

E’ un messaggio duro – ed in gran parte veritiero – quello lanciato poco fa dal ministero degli Esteri di Mosca, che certo non aiuta nell’ambito di eventuali possibilità d’incontro a livello diplomatico.

Anche perché, di fatto, nel momento in cui l’Occidente ed i suoi alleati dovessero ‘spingersi’ di un millimetro più in la del ‘solo’ aiuto all’Ucraina in armi (che già non è poco), rendendosi protagonisti di complicità o ‘compartecipazioni’ sul campo di battaglia, automaticamente la Russia avrebbe ragione di sentirsi attaccata, e sarebbe dunque legittimata a ‘difendersi’.

Il Cremlino: “Gli ucraini hanno riconosciuto che tutte le loro azioni sono condotte con l’approvazione e il sostegno degli Stati Uniti e di altri paesi della Nato”

Come si legge nella nota emessa dal ministero russo: “I funzionari ucraini hanno ripetutamente riconosciuto che tutte le loro azioni sono condotte con l’approvazione e il sostegno degli Stati Uniti e di altri paesi della Nato”. E lo stesso “attacco terroristico di ieri a Bryansk, dove si sarebbe infiltrato un commando di ucraini, è stato commesso con armi della Nato. Ciò solleva un legittimo interrogativo sulla classificazione di quegli Stati come complici di tali crimini e come sponsor del terrorismo“.

Il Cremlino: “Abbiamo tratto conclusioni appropriate da quanto accaduto. Gli organi investigativi russi hanno aperto un’inchiesta. Questo crimine non resterà impunito”.

Come è noto, nell’attacco di ieri, sono rimaste uccise due persone, mentre un ragazzino di undici anni sarebbe rimasto seriamente ferito. A tal proposito Mosca afferma che, l’Fsb e il ministero della Difesa, hanno risposto conducendoazioni per distruggere i nazionalisti ucraini armati che hanno violato il confine“. Ad ogni modo, ‘avverte’ quindi il ministero degli Esteri, “Abbiamo tratto conclusioni appropriate da quanto accaduto. Gli organi investigativi russi hanno aperto un’inchiesta. Questo crimine – assicurano – non resterà impunito“.

Max

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Max Tamanti