Un comunicato, questo che le Rsu hanno inviato ai quotidiani ed alle agenzie di stampa, che lascia senza parole svelando una realtà ’misera’ rispetto alle innumerevoloi opportunità di occupazione rispetto all’estesa ricchezza delle realtà storico-monumentali del territorio. “Le Rappresentanze Sindacali Unitarie della SS-COL comunicano che domani dalle ore 8.30 alle 11, nella sala conferenze di Palazzo Massimo è stata indetta (secondo le norme contrattuali e regolarmente comunicata all’Amministrazione in data 11/09 u.s.) unAssemblea Generale di tutto il personale della Soprintendenza per discutere della gravissima situazione in cui si trovano i lavoratori di questo Ministero. In particolare ci sembra necessario denunciare: il mancato pagamento delle indennità di turnazione e delle prestazioni per le aperture straordinarie dei luoghi della cultura (primo maggio, aperture serali, etc.), dopo quasi un anno solare di inutile attesa. Si tratta di attività già svolte dai lavoratori, attività che hanno dato la possibilità al nostro Ministro, negli ultimi 11 mesi, di rivendicare i successi delle iniziative su tutti gli organi di stampa; la mancata apertura di una trattativa di Comparto per il rinnovo del contratto dei lavoratori pubblici bloccato per la parte economica da molti anni nonostante la recente sentenza della Corte Costituzionale abbia dichiarato incostituzionale il blocco dei salari; la decisione tutta politica di costituire, in accordo con il Comune di Roma e senza un minimo confronto con le parti sociali, una sovrastruttura burocratica come il Consorzio per la gestione
dellArea Centrale laddove sarebbe invece necessaria una politica di obiettivi condivisi ed una pianificazione assunzionale seria e lungimirante; la mancata apertura di un confronto sulla organizzazione del lavoro all’interno della Soprintendenza in grado di ristabilire un benessere organizzativo che possa riqualificare il lavoro, innalzare la qualità dei servizi offerti non trascurando la sicurezza del personale che vi opera e dei visitatori che affollano i nostri siti; Restituiamo voce e dignità a quei lavoratori pubblici che quotidianamente curano, tutelano e custodiscono un patrimonio tra i più grandi al mondo permettendone la pubblica fruizione. Continuiamo a proteggere il lavoro pubblico contro una lenta privatizzazione mascherata da ’valorizzazione’. Gli effetti di questa deplorevole situazione, potrebbero riflettersi su luoghi e monumenti di immenso valore. Ora il rischio ’serio’, soprattutto per le migliaia di turisti che quotidianamente affolanno la Capitale, è quello di poter trovare ’chiuso per assemblea’, preziosi siti archeologici come il Colosseo, Palazzo Massimo, gli Scavi di Ostia antica, Foro Romano e Palatino, le Terme di Diocleziano, il Museo Ostiense, le Terme di Caracalla Palazzo Altemps, la Tomba di Cecilia Metella, e le Tombe Latine”.
M.