Gli attesi ballottaggi non hanno deluso le aspettative del centrodestra che (conquistando gli scranni comunali di Genova, Verona, Monza, Piacenza, La Spezia, Catanzaro, Alessandria, Pistoia, Como, Asti, L’Aquila, Rieti, Lodi, Oristano e Gorizia), si aggiudica questo secondo turno delle amministrative 2017. Malissimo invece il Pd che, traballando ovunque, deve accontentarsi di un ’pugno’ di fascie tricolori: Palermo, Taranto, Padova e Lucca. Tutto sommato non va neanche male al M5s che, pur avendo preso una bella batosta al primo turno, stavolta però centra 8 ballottaggi sui 10, Carrara, Fabriano e Guidonia. L’ex grillino Pizzarotti invece trionfa nella ’sua’ Parma. Da segnalare, in termini di affluenza (che è stata del 46,03%), un calo di 12 punti percentuali rispetto al primo turno. Un dato ovviamente riguarda 103 comuni, comprendente le Regioni a statuto ordinario e la Sardegna. Esclusi invece i comuni di Sicilia e Friuli Venezia Giulia, dove le rilevazioni sono effettuate direttamente dalle regioni. Nello specifico vedimao dunque la situazione: col 55,24% dei voti Marco Bucci, candidato del centrodestra, Marco Bucci è il nuovo sindaco di Genova: “Sarò il sindaco di tutti i genovesi, nessuno escluso – ha affermato – Tutti avranno il diritto di parlare con noi e noi prenderemo le decisioni sulla base dei loro input. Dobbiamo tornare ad avere Genova grande: lo faremo bene e con un progetto serio”. Pierluigi Peracchini è eletto sindaco con il 59,98% dei voti, regalando al centrodestra la città ligure di La Spezia. Anche a Como ’passa’ il centrodestra, con Mario Landriscina eletto col 52,68%. Stessa cosa a Monza, dove il candidato di centrodestra Dario Allevi incassa il 51,33% dei voti. Ancoras il centrodestra a Verona, con Federico Sboarina eletto sindaco con il 58,1% dei voti. A Padova, si impone il centrosinistra, con il 51,84% registrato dal candidato Sergio Giordani. Come dicevamo, a Parma Pizzarotti raccolgie un’abbondante 57,9%: “Penso che ognuno dei 5 Stelle, guardando i risultati anche rispetto alle altre città – ha commentato a caldo – si farà delle domande e si darà delle risposte. Qualcuno mi ha scritto un messaggio molto carino: ’Einstein diceva che il tempo è una variabile che dipende da tante cose. E quindi i 15 minuti di notorietà si sono trasformati in 5 anni di governo’. Io penso che questa sia una battuta molto carina di risposta a chi diceva che forse non saremmo andati avanti”. Claomoroso a Pistoia dove, quella che un tempo era la ’roccaforte’ della sinistra ha dovuto arrendesi al 54,28% del candidato di centrodestra Alessandro Tomasi. Tra le grandi città conquistate, spicca il 65,57% dei voti raccolto dal M5s a Carrara con Francesco De Pasquale. Il 53,52 dell’Aquila è per il centrodestra guidato da Pierluigi Biondi. Il Comune di Taranto resta invece ’fedele’ al centrosinistra, con Rinaldo Melucci eletto col il 50,91%. Il centrodestra conquista infine anche Catanzaro, e Sergio Abramo con il 64,39% è il nuovo sindaco. Sarà invece commissariata la città di Trapani, la cui scarsissima affluenza (il 26,75%), ha di fatto invalidato il voto. Qui, dopo l’esclusione del secondo che era arrivato al ballottaggio, era in corsa un unico candidato: Pietro Savona (Pd). Dunque, per aspirare all’elezione necessitava almeno il 50% degli aventi diritto.
M.