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Il bosco può rinascere durante un incendio, spiega la Gen-Z Technologies di Valdagno

 

Questi sono tempi di grandi calamità naturali, che diventano devastanti per il territorio quando avvengono in contemporanea. La combinazione di incendi e siccità ha causato nel 2022 danni molto spesso irreparabili a persone, cose e ambiente.

La perdita di centinaia di migliaia di ettari di aree boschive ha un impatto significativo sulla biodiversità, sul riscaldamento globale e sull’inquinamento; fuliggine e ceneri disperse nell’ambiente incidono anche sullo scioglimento dei ghiacciai.

Basta pensare che nel 2021, con 159.437 ettari bruciati, l’Italia è stato il Paese europeo più danneggiato; non serve la sfera di cristallo per immaginare la gravità dei numeri relativi al 2022, ancora in corso di elaborazione.

Ciò che dovremmo fare è pretendere che l’attenzione alle esigenze della natura ci sia anche durante le operazioni di intervento.

Come spiega l’azienda veneta che lo distribuisce in Italia, la Gen-Z Technologies di Valdagno: “Attualmente gli incendi in Italia si estinguono con l’impiego di acqua e liquidi schiumogeni, creati con un mix chimico che purtroppo va ad inquinare pesantemente il suolo e l’aria nelle zone.

Un bosco distrutto da un incendio e danneggiato da agenti chimici è un problema per la piantumazione e per il ripopolamento della fauna, perché gli schiumogeni fanno praticamente tabula rasa, non lasciando traccia di ciò che c’era prima.

 Negli ultimi anni sono state avviate ricerche scientifiche e discussioni da parte dell’industria antincendio e delle istituzioni, su come adeguarsi alle problematiche di impatto ambientale ed economico che, tuttavia, non hanno portato finora a un cambiamento sostanziale dei materiali e delle procedure.

Un prodotto completamente biodegradabile, non tossico ed ecosostenibile esiste: si tratta di un gel che deriva dal boro, minerale che con il suo principio attivo è utilizzato anche nei fertilizzanti naturali e che quindi aiuta il terreno per la semina della nuova vegetazione.
Oltretutto, questo estinguente raffredda ed evita la riaccensione del fuoco, a differenza dell’effetto dell’acqua sul terreno che spegne le fiamme lasciando però il calore sul terreno, con il conseguente rischio di riattivazione.

 Il prodotto, che è stato chiamato Fireborex dal nome del suo elemento principale “boro”, ha il potere di funzionare come scudo, proteggendo da ulteriori fiamme tutto ciò su cui viene utilizzato”.

Dunque, la Gen-Z Technologies di Valdagno, ci spiega i benefici per l’ambiente del gel estinguente: “Siamo partiti dallo studio delle esigenze dei soccorritori in casi di incendio e le abbiamo combinate con i bisogni dell’ambiente per proporre una soluzione che fa del bene, a più livelli. La performance di questo agente estinguente è 15 volte superiore a quella della sola acqua, bene di cui stiamo vivendo un periodo di grande scarsità. Ciò che ci preme maggiormente è dare alla terra la possibilità di guarire in fretta dopo un incendio, perché un bosco distrutto è una ferita aperta e pericolosa anche per gli abitanti delle aree circostanti”.

La strada per tutelare l’ambiente è percorribile anche in caso di un danneggiamento così grave come un incendio, ora spetta a chi di dovere intraprendere questa nuova via innovativa ed ecologica.

Max