Dopo 30 anni sulla copertina di Nevermind, l’ex bambino fa causa ai Nirvana. Il disco, come è noto, in copertina aveva l’immagine di un bambino nudo nell’acqua di una piscina: davanti al bimbo di 4 mesi, era stata inserita l’immagine di una banconota da un dollaro legata ad un amo. Il bimbo era Spencer Elden. L’uomo, che oggi ha 30 anni, ha avviato un’azione legale sostenendo che la band di Kurt Cobain -con compagnie discografiche, registi e fotografi- abbia violato le leggi federali sulla pornografia infantile e gli abbiano causato danni permamenti, come riferisce la Cbs. Ad ognuno dei 17 soggetti chiamati in causa viene chiesto un risarcimento di 150.000 dollari.
Elden ritiene che la sua “identità e il suo nome siano per sempre legati allo sfruttamento sessuale di natura commerciale” che è stato costretto a sperimentare “da minore”. In sostanza, un danno subìto “da quando era bambino fino ad oggi”, secondo gli atti depositati presso la Corte federale di Los Angeles. I soggetti citati, a cominciare dai membri viventi della band (Dave Grohl e Krist Novoselic), sono accusati di aver “prodotto e commercializzato l’immagine” senza compiere passi “per proteggere Spencer ed evitare l’ampio sfruttamento sessuale” dell’immagine stessa. I genitori del bambino all’epoca non avrebbero firmato nessuna liberatoria. Come ricorda la Cbs, la casa discografica Geffen Records inizialmente spedì 46.521 copie di Nevermind ai rivenditori, sperando di arrivare complessivamente a vendere 200.000 copie del disco. L’album ha superato le 30 milioni di copie vendute.