Una lettera aperta, una denuncia ben precisa, attraverso la quale una decina tra le maggiori sale teatrali della Capitale, si rivolgono al Comune di Roma per spiegare le disastrose conseguenze di una ‘tassa‘, che poi finito per gravare anche sulle loro attività:
“Dal 1 gennaio 2019 il Comune di Roma (assessorato alla mobilità) ha deliberato di istituire una tassa per i pullman turistici che circolano in città. Roma è stata quindi suddivisa in quattro aeree e la tassa, altissima, varia dai 45 ai 180 euro.
Non è stata pensata alcuna distinzione tra le attività. Il pullman utilizzato a scopo turistico è stato quindi equiparato al pullman prenotato dalle scolaresche per attività scolastiche e gite didattiche.
Questo ha comportato che le scolaresche si siano viste aumentare notevolmente il costo del pullman (già molto alto), arrivando a cifre improponibili che, sommate poi al costo del biglietto del teatro (ma anche del museo, della fattoria didattica e di tutte quelle attività formative che si fanno fuori dalla scuola), ha costretto le scuole a ridurre o addirittura eliminare le uscite scolastiche. La conseguenza di questa scelta ha fortemente penalizzato i teatri, come tutte quelle attività culturali che si svolgono necessariamente fuori da scuola, in quanto ha drasticamente ridotto il numero delle presenze degli studenti con il conseguente impoverimento dell’offerta formativa: gli insegnanti non hanno più a disposizione strumenti didattici ed educativi importanti come la possibilità di prevedere nella programmazione la gita fuori dalla classe, e quindi la possibilità di “fare lezione dal vivo” nei luoghi d’arte, di conoscere la città e i suoi tesori (musei, bioparco, piazze, monumenti, teatri, fattorie, ville, parchi).
Ancor più grave in una città come Roma dove il servizio pubblico è totalmente insufficiente e sicuramente non si può pretendere che scolaresche con bimbi piccoli delle scuole dell’infanzia o elementari si avventurino con metropolitane e autobus.
In questi mesi abbiamo chiesto incontri e tavoli di confronto per arrivare insieme a soluzioni condivise, realizzabili e graduali, convintissimi che il traffico e l’inquinamento a Roma sia un questione importante da affrontare e risolvere, ma che sia necessario sviscerarla in maniera approfondita, come richiede qualsiasi problema complesso .
Per i teatri che programmano per bambini e ragazzi tutto questo rappresenta un danno enorme: spettacoli annullati, stagioni ridotte e, di conseguenza, licenziamenti e contratti che non potranno essere rispettati. Un patrimonio eccezionale di arti, mestieri e saperi che viene mortificato e messo da parte, invece che essere valorizzato e sostenuto come merita.
In queste settimane ci stiamo mobilitando, tutti insieme (teatri, musei, scuole ed insegnanti, il Bioparco), per ottenere attenzione da chi governa questa città: vogliamo essere considerati e ascoltati, vogliamo un confronto che porti a soluzioni che risolvano davvero i problemi senza crearne altri…”
Firmato:
Teatro Sala Umberto; Teatro Brancaccio; Teatro Brancaccino, Teatro Verde; Teatro Le Maschere; Teatro Villa Pamphilj; Teatro Tor Bella Monaca; Teatro Mongiovino; Teatro San Carlino; Bioparco di Roma; Casina Raffaello.
Max