Alla luce dei ripetuti, odiosi casi di femminicidio avvenuti in Italia con una frequenza impressionante, è francamente difficile in questo caso non condividere lo “stupore e dispiacere per la scelta del gruppo di Forza Italia al Senato di stoppare la legge in favore degli orfani vittime di crimini domestici approvata allunanimità alla Camera dei Deputati”, espresso dalla sottosegretaria alla presidenza del Consiglio Maria Elena Boschi, che ha la delega alle Pari Opportunità. A quanto sembra, ad esprimere il proprio parere negativo in Senato – negando così il via libera all’esame in sede deliberante (evitando cos il passaggio in Aula9, oltre ai senatori di Forza Italia, anche quelli di Gal e Lega. “Forza Italia, negando lassenso alla sede deliberante per la legge, allunga i tempi per approvarla e mette a rischio il risultato finale ha affermato ancora la Boschi – Mi auguro che i deputati e le deputate di Forza Italia, a cominciare dalle ex ministre Carfagna e Prestigiacomo, facciano cambiare idea ai loro colleghi del Senato. Perché rimandare una legge che si può approvare subito? Gli orfani delle vittime hanno bisogno di riposte e di averle il prima possibile”. Ma poco dopo è stata la parlamentare di Forza Italia, Mara Carfagna, a chiarire lo svolgimento dei fatti: “Vogliamo rassicurare il sottosegretario Boschi: abbiamo fatto e stiamo facendo quanto serve per arrivare a una rapida approvazione della legge sugli orfani di femminicidio. Il nostro lavoro però è lontano dalle photo opportunity, dalle strumentalizzazioni e dalla ricerca di visibilità, lo svolgiamo sotto traccia ed è interamente dedicato alla salvaguardia dei diritti di donne e bambini. Al sottosegretario Boschi aggiunge la Carfagna – consigliamo semplicemente una cosa, quella di studiare e approfondire meglio tutti i dossier prima di avventurarsi in improvvide dichiarazioni il cui unico risultato è quello di strumentalizzare anche mediaticamente temi che meriterebbero un approccio più umile e più serio. E se proprio non dovesse riuscirci perché troppo impegnata a fare il sottosegretario, ceda la delega. Ci sono tante brave parlamentari del Pd che saprebbero occuparsi di questi temi garantendo esperienza e dedizione. In ogni caso, non condividiamo la decisione dei nostri colleghi al Senato, ma essendo certi che siano in buona fede, riteniamo che le loro obiezioni vadano considerate e approfondite, per poi procedere ad una rapida approvazione della legge. Ci sono le condizioni per fare presto e anche bene. Una legge di cui tutti, in primis noi che l’abbiamo migliorata ed implementata, sentiamo la necessità. Un legittimo rivedere per bene le cose che però, inevitabilmente, potrebbe far allungare i tempi per l’approvazione del ddl a dopo l’estate.
M.