I NECROFORI DEL CIMITERO DI TORINO ERANO ’SCIACALLI’: GUADAGNAVANO ’SULLE OSSA’ DEI DEFUNTI

    Avevano trovato il modo di fare soldi anche ’sulle ossa’ delle persone. Sono 15 operai cimiteriali in servizio presso il cimitero ’Parco’ di Torino, arrestati per associazione per delinquere finalizzata alla corruzione, falsificazione di atti, peculato, distruzione e soppressione e sottrazione di cadavere, ricettazione e concussione. Le indagini, iniziate nell’ottobre 2016 in seguito alla denuncia sporta dall’ad di Afc Torino, Michela Favaro, nella quale venivano evidenziati i comportamenti illeciti di alcuni operatori. Fatti surreali che variano da ’grigliate’ sul posto di lavoro, fino allo sciacallaggio più bieco, come i beni preziosi sfilati alle salme nel corso dell’esumazione delle salme. Inoltre, in questa fase, sono state riscontrate diverse false attestazioni in quanto, per gli operatori cimiteriali era previsto il percepimento di somme di denaro da privati per lo svolgimento delle attività del loro ufficio. Se, all’esumazione, i cadaveri sono scheletrizzati , le ossa vengono riposte nell’ossario comune, diversamente, in cellette dove, all’occorrenza – con spese a carico della famiglia – possono essere contenuti anche i resti di altri parenti. Qualora invece il cadavere è ancora indecomposto, la cremazione diventa obbligatoria (con i costi a carico di Afc) ma, in questo caso, i necrofori sono ricompensati con un’indennità aggiuntiva di 20 euro ciascuno per aver svolto tale operazione. Ebbene, nella maggior parte dei casi è stato invece appurato che nella maggior parte dei casi i cadaveri erano scheletrizzati, rendendo quindi inutile la cremazione.
    M.