La notte del 26 aprile del 1986, intorno all’1:24 della notte, all’interno della centrale nucleare di Chernobyl (in Ucraina), esplode un reattore: è il disastro.
In poche ore la notizia fa il giro del mondo. Il terribile incidente, i cui postumi continuano ancora oggi a seminare morte e terrore, libera nell’aria un’immensa nube radioattiva che, secondo i calcoli degli scienziati di allora, investirà l’Europa intera.
In Italia la nube tossica è attesa proprio in coincidenza del 1° Maggio.
La raccomandazione, per qualche giorno, è quindi di evitare di esporsi per troppo tempo sia al vento che alle correnti: hai visto mai!
Altri tempi, altre conoscenze e, soprattutto, altra cultura.
Pochi giorni dopo, in occasione dell’attesa Festa dei Lavoratori, benché sia una giornata di poco sole, fedeli allo storico cliché del ‘Tutti ar mare’, da Capocotta ad Ostia le spiagge si affollano fino all’inverosimile: ‘qui mica siamo in Russia’, si ripetono ridendo l’un l’altro i romani…
Ebbene, 35 anni dopo, quello che non è riuscito a fare quel disastro nucleare, va invece riconosciuto alla sindaca Raggi e alla Regione Lazio che, di fatto, in barba all’annuale ricorrenza, hanno reso ‘impraticabili’ le spiagge.
Nello specifico, non sono state disposte con sufficiente anticipo le linee guida per la stagione balneare, lasciando inoltre l’arenile in un impietoso stato di sporcizia ed abbandono, proprio nel tratto compreso fra Ostia e Capocotta.
Soltanto oggi, a 24 ore da quel Primo Maggio che per i romani significa ‘mare’, la Regione Lazio comunica che quest’anno l’inaugurazione della stagione estiva, verrà posticipata al 15 maggio!
Come spiega Paolo Ferrara, consigliere grillino, “Nel nostro Piano strategico per la stagione balneare 2021 vengono fissate le norme che regolano l’accesso alle spiagge libere di Ostia, Castelporziano e Capocotta da maggio a settembre”.
Nel succo, torna l’odiosa ‘Seapass’, la web-app che rivela l’eventuale ‘sold-out’ (puntuale!), delle spiagge, e quindi gli assembramenti sia all’esterno che all’interno del stabilimenti. Quindi, spiega ancora Ferrara, “Ci saranno regole sull’uso delle spiagge per le quali sono state individuate una serie di azioni e misure che mirano ad un controllo diretto delle spiagge libere da parte del Comune di Roma”.
Ma non solo, sanificazioni, cartelli informativi e controlli a parte, il consigliere M5s – ‘deputato’ a parlare di Ostia – annuncia anche che quest’anno i varchi diventano 23, sempre presidiati da operatori che, ‘scrutando’ la situazione attraverso un palmare aggiornano lo stato di affollamento dell’arenile. Quindi, rimarcando le regole e le misure, che poi sono le stesse dello scorso anno (a parte lo ‘spot’ per la pericolosa corsia ciclabile appena realizzata), il consigliere tiene a comunicare che “Deve essere una stagione di rinascita. Teniamo alta la guardia”.
Vista la delusione e, soprattutto, l’indolenza con la quale Comune e Regione stanno gestendo l’appuntamento più agognato dai cittadini (esautorati da coprifuoco e lockdown), forse a dover ‘tenere alta la guardia’, debbono essere proprio loro, considerando che le comunali continuano ad avvicinarsi…
Max