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I gatti di Roma – L’amministrazione capitolina sulle criticità e le prospettive future: regolamentare e tutelare i felini randagi

Un tempo Roma era anche la Capitale dei gatti (come dimenticare il ‘selvaggio’ Romeo degli Aristogatti?), a causa delle numerose colonie di felini che, dal Centro storico alle periferie, avevano praticamente colonizzato la città. Una convivenza pacifica e serena, quella dei gatti con i romani, andata scemando negli anni, soprattutto con l‘avvento del traffico e dell’inquinamento.

Fatto sta che oggi, purtroppo, è ormai divenuto rarissimo scorgere un gatto aggirarsi tra le auto parcheggiate, od intento ad accudire una cucciolata all’interno di un cespuglio, o all’ombra di qualche rudere.

Le nuove generazioni nemmeno sanno di cosa si parla ma, chi ha superato gli ‘anta’, ancora oggi continua a domandarsi: “ma che fine hanno fatto tutti quei gatti randagi?”. Già: che fine hanno fatto? Onestamente non siamo in grado di poter dare una risposta precisa, perché le cause potrebbero essere tante. Tra le più bizzarre, fa venire i brividi l’insistente diceria popolare, secondo la quale: “Se li so magnati!”.

Visto che stiamo parlando di un vero e proprio fenomeno che per lunghissimi anni ha caratterizzato il quotidiano della città, aggiungendo alle mirabilie storiche anche un affascinante elemento di poetico colore, in crescendo, la questione della decimazione delle colonie feline – sempre meglio tardi che mai – ha finito per interessare la politica.

I gatti di Roma, ieri l’interessante convegno dedicato alle colonie feline, al quale hanno partecipato i rappresentanti delle istituzione capitoline e Licia Colò

Così, nel pomeriggio di ieri si è tenuto, presso la Sala del Carroccio in Campidoglio, un convegno dal titolo “I gatti del Sindaco, criticità e prospettive future”, con gli interventi dell’Assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei Rifiuti Sabrina Alfonsi, il Consigliere Capitolino della Lista Civica Gualtieri Sindaco e delegato all’Ambiente e Tutela Animali di Città Metropolitana, promotore dell’evento, Rocco Ferraro e il Consigliere Dem Giammarco Palmieri, Presidente della Commissione Ambiente di Roma Capitale.

Ospite speciale Licia Colò, scrittrice, conduttrice e autrice televisiva da sempre molto vicina alle tematiche legate agli animali e alla loro tutela, l’evento è stato moderato dalla giornalista e conduttrice dell’Arca di Noè di Canale 5, Maria Luisa Cocozza.

I gatti di Roma: la territorialità è una sua caratteristica etologica, che esclude il randagismo e riconosce la specificità della specie felina di avere un habitat di riferimento

Alla base del tema trattato, come è stato ben spiegato, i gatti sono animali sociali che si muovono liberamente sul territorio. La territorialità è una caratteristica etologica del gatto che esclude il randagismo e riconosce la specificità della specie felina di avere un riferimento territoriale – o habitat – dove svolgere le funzioni vitali. Dunque, nel rispetto delle loro esigenze biologiche ed etologiche, è riconosciuto ai gatti in stato di libertà il diritto alla vita in condizioni di benessere e il diritto alla cura, quali esseri senzienti, dotati della capacità di provare sentimenti.

Ne è la riprova la regolamentazione attualmente vigente sul benessere degli animali ha permesso negli anni la nascita di strutture per la cura di randagi e di numerose associazioni che, collaborando attivamente con le strutture comunali e convenzionate, portano avanti un forte impegno nel campo delle adozioni soprattutto per i cani abbandonati.

I gatti di Roma: le colonie feline, create autonomamente, costituiscono le forme di aggregazione più connotate alla loro natura di ‘animali liberi’

E come si legge giustamente nel riassunto dello ‘status’ riconosciuto dall’amministrazione ai gatti, “Analoga attenzione è stata riservata da parte dell’Amministrazione all’accoglienza dei felini, su cui è in corso un lavoro per migliorare la qualità della cura e delle strutture ospiti”. Infatti, “In base alle indicazioni contenute nel Regolamento per i diritti degli animali del 2005, attualmente in fase di ridefinizione, le colonie feline che i gatti creano autonomamente costituiscono le forme di aggregazione più connotate alla loro natura di ‘animali liberi’. Ma la loro caratteristica spontanea di formazione fa sì che le colonie feline non possano garantire le azioni di cura necessarie e promuovere l’adozione dei gatti che ne fanno parte”.

I gatti di Roma: un dibattito indirizzato allo scopo di raccogliere idee, suggerimenti e opinioni delle categorie più strettamente legate al mondo dei felini

Ed ancora,  stato spiegato, “Le colonie, infatti, nella stragrande maggioranza dei casi, non sono chiuse, ovvero adeguatamente recintate né attrezzate né, tantomeno, sono dotate, ad esempio, di allacci idrici e ripari indispensabili per una moderna concezione di tutela e cura degli animali liberi. Sulla base di queste premesse preme realizzare una rete di strutture, così come avviene per la specie canina, rivolta alla cura e alla detenzione dei gatti, con la collaborazione di associazioni riconosciute che possano intervenire nella cura degli animali e intraprendere attività rivolte all’adozione di quanti più esemplari possibili”. Alla luce di tutto questo, “Il percorso è iniziato: dalla ricerca del Garante per la Tutela degli Animali al finanziamento per il canile di Muratella, fino all’ospedale veterinario che al suo interno verrà costruito. L’Amministrazione Gualtieri ha a cuore il destino di ogni singola specie, il dibattito pubblico odierno è stato indirizzato proprio allo scopo di raccogliere idee, suggerimenti e opinioni delle categorie più strettamente legate al mondo dei felini”.

I gatti di Roma, l’Assessora Alfonsi: “C’è una vera e propria storia che va fatta conoscere e va promossa attraverso un’adeguata campagna di comunicazione”

Nel corso del suo intervento, l’Assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei Rifiuti Sabrina Alfonsi, ha prima lodato questa interessante e ‘doverosa’ iniziativa: “Questa bella iniziativa, della cui promozione ringrazio il Consigliere Rocco Ferraro, offre una preziosa opportunità per ribadire il grande lavoro che sta impegnando l’Amministrazione nella tutela dei diritti e del benessere degli animali della nostra città”.

Quindi l’Assessora è entrata nel vivo della questione: Una delle prime cose da fare in questo ambito è denunciare: è proprio di questi giorni la notizia di una banda di ragazzini che, nel comune alle porte di Roma, Fonte Nuova, ha attaccato un gruppo di gattini con delle pistole a pallini. Bisogna denunciare perché purtroppo non c’è ancora una vera cultura del rispetto di tutte le specie che convivono nelle nostre città. Noi per primi come amministratori dobbiamo segnalare e diffondere questi eventi incresciosi: i gatti sono un emblema di questa città, c’è una vera e propria storia che collega i gatti a Roma che va fatta conoscere e va promossa attraverso un’adeguata campagna di comunicazione”.

I gatti di Roma, l’Assessora Alfonsi: “Va registrato un decisivo incremento delle colonie feline autorizzate, passate dalle 252 del 2021 alle 550 del 2023, con un numero pressoché raddoppiato”

In particolare, ha poi spiegato la Alfonsi, “Per ciò che riguarda i ‘gatti del Sindaco’ alcuni dati sono utili a chiarire la situazione attuale. Anzitutto, va registrato un decisivo incremento delle colonie feline autorizzate, passate dalle 252 del 2021 alle 550 del 2023, con un numero pressoché raddoppiato dei gatti che ne fanno parte, attualmente circa 8.800, un dato sicuramente per difetto dovuto alla carenza di informazioni aggiornate sulle autorizzazioni”. Infine, ha concluso l’Assessora, “Per quanto riguarda l’accoglienza da parte delle strutture comunali, l’Oasi felina di Porta Portese e quelle convenzionate, i gatti ospitati sono complessivamente 830. Tali dati ci forniscono una chiara indicazione dell’importanza di una concreta azione di supporto alle colonie feline e quindi di interlocuzione e di ascolto con i volontari che quotidianamente si impegnano nell’assistenza agli animali”.

I gatti di Roma, il consigliere Ferraro: “Assurdo che non ci sia ancora un adeguato riconoscimento giuridico per le colonie feline. Il volontario deve essere adeguatamente supportato dall’Amministrazione”

Dal canto sui, prendendo la parola, il Consigliere Rocco Ferraro, ha esordito: “Assurdo che non ci sia ancora un adeguato riconoscimento giuridico per le colonie feline. Come Roma Capitale il nostro impegno è improntato a colmare questo vuoto normativo e a realizzare tutta una serie di provvedimenti volti a considerare maggiormente i luoghi in cui sono presenti delle colonie o dei punti di aggregazione felina, sia per la tutela e il benessere degli animali ma anche al fine di mantenere quei luoghi salubri e nel pieno decoro. Inoltre il volontario non può più essere lasciato solo ma deve essere adeguatamente supportato dall’Amministrazione.

La Lista Civica Gualtieri Sindaco, di concerto con l’assessorato preposto, sta lavorando alla stesura di un Regolamento per la gestione delle colonie, da espungere dall’attuale regolamento vigente sul Benessere deli Animali e totalmente dedicato alle colonie e alle oasi feline al fine di dare a queste realtà il giusto riconoscimento e la giusta attenzione da parte dell’Amministrazione. Dobbiamo portare avanti un lavoro congiunto, anche con le varie associazioni di categoria e con i tanti volontari che si dedicano ai nostri amici pelosi, per poter dare, come Amministrazione, una risposta concreta alla problematica, il confronto di ieri è stato dirimente al riguardo”.

Quindi il consigliere, dopo aver ringraziato i presenti ed suoi colleghi, ha tenuto a ringraziare ancheGli altri relatori presenti, che, tramite la loro professionalità, hanno dato degli spunti davvero preziosi alla platea: Carla Rocchi, Presidente ENPA – Ente Nazionale Protezione Animali, Francesca Bellini, medico veterinario della Asl Roma 1 e Andrea Rettagliati, medico veterinario specializzato nel perfezionamento di alta formazione PNEI – Psico – Neuro – Endrocrino – Immunologia”.

I gatti di Roma, il consigliere Palmieri: “Abbiamo introdotto la figura del Garante degli animali che a breve verrà nominato dal Sindaco, e coinvolto le migliori professionalità veterinarie presenti in città”

Roma è una città amica degli animali. Benessere, tutela e diritti degli animali sono da sempre al centro dell’azione di questa Amministrazione. Da pochi mesi abbiamo introdotto la figura del Garante degli animali che a breve verrà nominato dal Sindaco, abbiamo coinvolto le migliori professionalità veterinarie presenti in città per mettere le loro competenze e la loro sensibilità a disposizione degli animali dei canili e dei gattili di Roma. Abbiamo avviato la discussione per la revisione del regolamento del benessere animale, che a breve inizierà il suo percorso in commissione, il tutto grazie ad una forte collaborazione con tutte le associazioni di tutela degli animali che ringrazio“, ha affermato il consigliere Giammarco Palmieri.

I gatti di Roma, Licia Colò: “Durante il dibattito sono state fatte diverse proposte e lanciate molteplici idee per migliorare la situazione quindi io sono sicuramente ottimista”

Particolarmente apprezzato infine l’intervento di Licia Colò, “È stato un incontro molto utile, inizialmente i rappresentanti politici hanno parlato delle difficoltà che esistono, ammettere che c’è una situazione che non funziona oggigiorno non è così semplice. Durante il dibattito sono state fatte diverse proposte e lanciate molteplici idee per migliorare la situazione quindi io sono sicuramente ottimista. Vedere la volontà che c’è da parte delle istituzioni di realizzare un cambiamento importante per diventare concreti e attuativi fa ben pensare nel futuro, aspettiamo di vedere nei prossimi mesi i risultati”.

Max