I FINANZIERI ARRESTANO 7 DOCENTI UNIVERSITARI PER CORRUZIONE. INDAGATO ANCHE L’EX MINISTRO FANTOZZI

    ‘Cattivi maestri’, è proprio il caso di dirlo dopo che stamane la Guardia di Finanza di Firenze ha indagato per corruzione ben 59 docenti. Nello specifico si tratta di 7 docenti universitari (titolari di cattedre di diritto tributario in diversi atenei italiani, per reati di corruzione) mentre, spiegano i finanzieri, altri 22 docenti sono stati interdetti dallo svolgimento delle funzioni di professore universitario e di quelle “connesse ad ogni altro incarico assegnato in ambito accademico per la durata di 12 mesi”. Le indagini hanno preso piede in seguito alla denuncia presentata da un ricercatore universitario dell’ateneo fiorentino il quale, dopo essersi candidato al concorso per l’abilitazione scientifica nazionale all’insegnamento – nel settore del diritto tributario-ètstao avvicinato da alcuni docenti, ed indotto a ritirare la propria domanda. Come hanno poi riassunto gli uomini della Finanza fiorentini, l’intenzione dei docenti era quella di “di favorire un terzo soggetto in possesso di un profilo curriculare notevolmente inferiore, promettendogli che si sarebbero adoperati con la competente commissione giudicatrice per la sua abilitazione in una successiva tornata”. Di qui l’operazione che, tra gli altri, ha visto finire nelle indagini anche Augusto Fantozzi, ex ministro delle Finanze nel governo Dini, del Commercio con l’estero nel primo governo Prodi (oltre ad aver ricoperto le cariche di presidente della Commissione Bilancio della Camera dei deputati durante la XIII legislatura e,. nel 2008 dsu indicazione del governo Berlusconi, commissario straordinario di Alitalia). Fantozzi poi, dal dicembre 2009, è stato nominato rettore dell’Università degli Studi ’Giustino Fortunato’ di Benevento, presso cui è professore ordinario di diritto tributario dell’impresa. Le indagini, che come dicevamo sono state estese a tutto il territorio nazionale, ha comportato anche ad oltre 150 perquisizioni domiciliari presso uffici pubblici, abitazioni private e studi professionali. Scoperchiata inoltre una vasta rete di connivenze e corruttele nell’ambito dei docenti di diritto tributario di diverse università italiane. Gli approfondimenti investigativi, hanno aggiunto ancora gli investigatori, hanno consentito di accertare “sistematici accordi corruttivi tra numerosi professori di diritto tributario, secondo logiche di spartizione territoriale e di reciproci scambi di favori, con valutazioni non basate su criteri meritocratici bensì orientate a soddisfare interessi personali, professionali o associativi”, molti dei quali rivestono anche la carica di pubblici ufficiali in quanto componenti di diverse commissioni nazionali (nominate dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca).
    M.