I DIRITTI DEI CITTADINI UE DEL PRIMA BREXIT SARANNO DIFFERENTI DA QUELLI DEL DOPO

    “Quando a dicembre abbiamo raggiunto l’accordo sui diritti dei cittadini con Bruxelles, l’abbiamo fatto sulla base che le persone che arrivavano nel Regno Unito quando eravamo membri dell’Ue avevano determinate aspettative. Dunque, era giusto che facessimo un accordo per assicurare che avrebbero potuto continuare a vivere nel modo in cui volevano”. Apparentemente potrebbe sembrare una sorta di ’ripensamento’ quello espresso dalla premier britannica Theresa May, che nel corso della sua visita in Cina si è detta contraria a garantire ai cittadini dell’Unione europea che arriveranno nel Regno Unito, gli stessi diritti di residenza finora concessi, nell’ambito della fase di transizione post Brexit. Poi la May ha tenuto però a precisare che “adesso, per quelli che arriveranno dopo il marzo del 2019, sarà diverso perché arriveranno in un Regno Unito che sarà fuori dalla Ue”. Quanto poi alle specifiche che caratterizzeranno la transizione (fissato per il dicembre del 2020, complice lo ’status quo’ sulla libertà di movimento e i diritti dei cittadini), il premie ha sottolineato che queste ultime saranno “oggetto di negoziato, ma sono stata chiara nel dire che c’è una differenza tra quelli che sono arrivati prima che noi lasciassimo e quelli che arriveranno quando sanno che stiamo uscendo dalla Ue”.
    M.