L’impero dei Benetton, oggi inviso agli italiani, piace all’alta burocrazia europea che (forse per far dispetto all’Italia) promette di schierarsi contro il governo Conte ed a favore degli imprenditori veneti. Ma nel mirino di 5 Stelle e Lega non c’è solo la revoca della concessione per le autostrade, ma anche le concessioni aeroportuali affidate ai Bennetton dai governi di centro-sinistra
Simbolo delle concessioni aeroportuali è lo scalo romano di Fiumicino. Fiumicino è per colpa dei Benetton l’aeroporto più caro d’ Italia: ogni veivolo che parte o arriva deve pagare al concessionario (i Benetton) la tariffa più alta rispetto a qualsivoglia scalo europeo (Aeroporti di Roma-Adr è una società dei Benetton). A Roma si pagano in media 30,94 euro, più del doppio rispetto a Catania o Bergamo (13,39 e 13,66 euro). Ma molto di più anche rispetto a Bologna (17,11 euro), Napoli (22,50), Venezia (22,98) e Milano-Linate (25,13). Il costo delle tariffe incide sui biglietti aerei, e i passeggeri pagano questo pedaggio ai Benetton. Qualcuno obietterà che si rispetta la legge, ma a scriverla sono stati gli amici parlamentari dei Benetton. Sia per le autostrade che per l’ aeroporto di Roma, leggi e concessioni sono state fatte su misura per i Benetton. Ora il governo mette tutto in discussione, fregandosene delle miliardarie cause minacciate dalla famigliona veneta.