“Disegno per raccontare storie, disegno per professione, disegno per gioco, disegno per passione: insomma praticamente disegno perché appartengo al genere umano e non ne posso fare a meno”.
E così che Milo Manara nel giorno del suo compleanno descrive la vocazione che gli ha permesso di diventare uno dei protagonisti mondiali del fumetto contemporaneo. 70 anni allanagrafe e 40 di carriera, oggi si celebra il maestro assoluto dellerotismo. Il grande pubblico identifica Manara come il narratore delluniverso femminile, di donne dal fascino irresistibile e trasgressivo, ricordiamo a questo proposito le “pin up” a cui deve il suo successo internazionale, a cominciare dalla Claudia Cristiani de “Il gioco”, una serie nata su Playman negli anni ’80 e sviluppatasi in quattro capitoli fino agli anni 2000 diventato un classico del genere e anche un film, “Le Declic” di Jean Louis Richard con Florence Guerin nel ruolo della protagonista, per passare a Miele, ispirata a Kim Basinger, che esordì nel 1986 nella storia “Il profumo dell’invisibile” o Salomé. Oltre allerotismo e alla sensualità il suo lavoro copre un ampio spettro narrativo, dal fumetto più popolare alle storie di Jolanda ispirata a Salgari (una serie sexy di grande successo), dalla storia di Francia a fumetti a quella d’Italia di Enzo Biagi ai processi a protagonisti della storia come Nerone, Robespierre, Attila, Alfred Nobel, dalla Rivoluzione Francese a quelle ispirate alla cronaca, gli omaggi a Paolo Veronese, Picasso, Borges. Impossibile non citare la collaborazione con il suo venerato maestro (e prezioso consigliore) Hugo Pratt con cui ha firmato il capolavoro “Tutto ricominciò con un’estate indiana” (pubblicato per la prima volta dalla rivista “Corto Maltese”) e qualche anno dopo “El Gaucho”, dove compare la super seducente protagonista Molly Malone.
Manara verrà ricordato come linnovatore del fumetto, ha avvicinato infatti il genere al romanzo e al cinema non dimenticando i messaggi di denuncia sociale e lironia che lo caratterizza.