Raizes Teatro sbarca venerdì a Parigi in occasione della Giornata Mondiale per i Diritti Umani per la cerimonia di chiusura di Human Freedom 2021, programma sviluppato in collaborazione con Global Campus of Human Rights, Avant – Garde Lawyers e International Human Rights Art Festival di New York e ideato da Alessandro Ienzi, attore e regista fondatore della compagnia, un avvocato iscritto al Foro di Palermo. Il 10 dicembre, dalle 20.30, ospite della Galleria d’arte Le Pavè D’Orsay, a fianco di uno dei principali musei europei, Le Musee d’Orsay, Raizes darà vita all’ultimo evento del programma che ha promosso i diritti umani attraverso le arti, dalla giustizia climatica alla parità di genere, dai diritti LGBTQIA+, ai diritti dei minori e a quelli dei migranti. Apre alle 20.30 la conference ” Liberi di essere artisti”: intervengono Andra Matei, direttrice di Avant-Garde Lawyers e vincitrice del Paris- Quebec Prize 2021, e Alessandro Ienzi.
A seguire, l’intervento musicale di Marina Mazzamuto, eclettica illustratrice e performer (è dottoranda di ricerca all’Università degli Studi di Palermo); conclude “FREE TO BE”, performance di Raizes Teatro con Patrick Andrade Mendes, Valentina Calandriello, Lamin Drammeh, Francesco Campolo, Mara Picone, Christian Sidoti. La performance, già presentata a Vienna per il Fundamental Rights Forum dell’UE, tratta il tema della libertà di espressione, quale base di tutti i diritti e mezzo per imprimere l’impronta dell’animo artistico di ciascun essere nel mondo.
“La chiusura di Human Freedom 21 è insieme l’occasione per guardare avanti e indietro nel tempo. Abbiamo cominciato nel gennaio scorso e oggi siamo più solidi, più aperti, più radicati, conosciamo un pezzo di mondo in più, e siamo più coraggiosi – dice Ienzi -. Le nostre vite si sono incrociate con vite più difficili, in cui anche le libertà fondamentali vengono messe in dubbio, è per questo che dobbiamo fare uso della nostra libertà e dei nostri mezzi, delle nostre voci per portare in alto il nome di chi non può farlo più o non può farlo da solo”. Human Freedom ha visto la partecipazione della Columbia University, di funzionari del Parlamento Europeo, ha consentito la diffusione di storie rimaste nell’ombra ed è stata occasione di una riflessione ampia che ha abbracciato, nonostante le restrizioni per la pandemia da Covid-19, diverse città: New York, Los Angeles, Vancouver, Bruxelles, Vienna, Venezia, Roma, Napoli, Palermo. E si guarda già a Human Freedom 22.