HP+, come funziona la soluzione tre in uno per stampare e non restare mai senza inchiostro

(Adnkronos) –
Il cambio di abitudini nel lavoro e nello studio è una conseguenza della pandemia ma ha modificato per sempre il nostro rapporto con i dispositivi di stampa, aumentando l’esigenza di una maggiore flessibilità nell’utilizzo. In questa ottica HP ha creato un vero e proprio ecosistema basato su cloud, HP+, composto da tre elementi chiave: l’hardware, ovvero le nuove stampanti del marchio leader di categoria, un servizio di approvvigionamento, per cartucce e toner, che permette di non restare mai senza inchiostro, e infine HP Smart App, una app per la stampa che ora funziona nel cloud per una gestione ancora migliore della stampa da remoto. 

La soluzione HP+ funziona con la linea di stampanti dedicate, in primis la nuova HP Envy Inspire, emblema del nuovo concetto di stampante smart. Ci sono poi la nuova serie HP LaserJet M200, vincitrice del premio Red Dot per il design, la serie HP OfficeJet Pro 8000e e 9000e, DeskJet 2700e e 4100e e infine, appunto, le serie Envy 6000e e 6400e. La serie completa delle stampanti compatibili con HP+ è sul sito ufficiale HP, senza dimenticare che in futuro usciranno altri modelli compatibili con quello che nell’ottica dell’azienda diventerà la soluzione ideale per la stampa home e business. 

“Quella che ci troviamo a vivere è una situazione di lavoro ibrido”, ha dichiarato ad Adnkronos Rossella Campaniello, Printing System Business Director di HP Italy. “Siamo passati dal remote working forzato a una nuova realtà che ha cambiato il nostro rapporto con l’ufficio ma anche con lo studio e la gestione dei documenti che vogliamo conservare, una “normalità” che è destinata a rimanere tale anche in futuro. Dopo il lancio a maggio scorso di HP+ su un numero limitato di device, stiamo allargando il portafoglio dell’offerta a più modelli. L’intento è portare HP+ su tutte le fasce di prodotti legate a un utilizzo familiare o nelle piccole aziende”. 

 

Le stampanti HP+ hanno due caratteristiche fondamentali: innanzitutto la possibilità di iscriversi ad un servizio di approvvigionamento recentemente esteso dalle cartucce al toner. È sufficiente registrarsi entro sette giorni dalla configurazione della stampante compatibile con HP+ al servizio HP Instant Ink per stampare fino a 1500 pagine al mese per 6 mesi inclusi con l’acquisto del prodotto. Grazie all’integrazione con il cloud, è la stampante a ordinare le nuove cartucce (o il toner) quando stanno per esaurirsi. Trascorso il periodo gratuito, l’utente potrà decidere la tipologia di sottoscrizione più adatta alle proprie esigenze, cambiando il piano tariffario in qualsiasi momento. I piani mensili partono da 0,99 euro per l’inchiostro e 1,99 per il toner. 

Il secondo pilastro del sistema HP+ è la app HP Smart, con 48 milioni di utenti attivi mensili, che garantisce funzioni di stampa avanzate come ad esempio la stampa o la scansione da remoto, o ancora l’accesso via app a documenti in Google Drive, iCloud, DropBox e altri sistemi di storage remoto. HP Smart permette di modificare i documenti e svolge in autonomia anche funzioni che prima richiedevano un hardware a parte: è in grado, ad esempio, di inviare un fax attraverso lo smartphone. La app prevede anche una serie di shortcut per iOS e Android che si integrano con i servizi in cloud. Dalla pagina personale di HP+, infine, è possibile tenere sotto controllo i livelli di inchiostro, l’abbonamento sottoscritto e la gestione della sicurezza. 

Con un servizio così articolato e basato sul cloud diventano di primaria importanza gli aspetti legati alla sicurezza e alla privacy. HP+ integra un sistema di Cloud Resiliency che rileva e risolve in automatico i problemi di connettività, e il monitoraggio costante contro gli attacchi malware. Non solo: HP ha ideato anche la nuova funzione Smart Pickup, con la quale l’utente può avviare la stampa ma di fatto eseguirla solamente quando si trova fisicamente in prossimità della stampante, in modo da essere sicuro di essere l’unico a vedere il documento. 

“Siamo entrati in un nuovo futuro del printing”, continua Campaniello, “E la stampante ha avuto un’evoluzione diventando smart. È possibile lanciare il processo di stampa non solo da qualsiasi luogo, ma anche da tutti i dispositivi che si hanno a disposizione, rendendo di fatto la stampante compatibile con tutti gli OS disponibili, senza più limitazioni. Ad esempio, HP Envy Inspire è la prima stampante certificata per ChromeOS. In questo modo si va definitivamente oltre le barriere imposte dal PC. In un’ottica del genere, la sicurezza diventa fondamentale per rilevare e bloccare i malware. Negli ultimi due anni le attività di hackeraggio sono aumentate moltissimo, visto che lavoriamo da casa o comunque in ambienti meno protetti da questo punto di vista rispetto a un ufficio o un’azienda”. 

Nel periodo pandemico, gli attacchi hacker sono aumentati del 238 per cento, con un incremento considerevole di malware inseriti in file Excel add-in (.xll +588%). Per rispondere a queste esigenze, HP ha riunito sotto un unico portafoglio, denominato HP Wolf Security, una serie di soluzioni che riguardano sia il mondo PC che quello printing, e che vanno proprio a proteggere i dispositivi e i documenti prevenendo con la massima efficienza gli attacchi. 

HP si è data come obiettivo il raggiungimento della carbon neutrality entro il 2030, diventando l’azienda tra le più ecosostenibili al mondo. “Questo indica un cambio di paradigma per HP”, spiega Rossella Campaniello. “In precedenza quando si parlava di sostenibilità si pensava al singolo prodotto e alla sua realizzazione, secondo uno schema verticale, ad esempio costruendolo con materiali riciclati. Oggi, questo concetto vale ancora come nel caso di HP Envy Inspire che è stata realizzata con il 45% di materiale riciclato, ma il discorso si è ampliato trasversalmente e riguarda tutta la filiera produttiva. HP si preoccupa che anche i suoi fornitori rispettino importanti principi di sostenibilità, così come tutta la filiera logistica deve essere improntata al rispetto dell’ambiente”.