Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha firmato oggi una legge, approvata all’unanimità dal Congresso, che prevede sanzioni per i dirigenti cinesi per le nuove regole sulla sicurezza nazionale a Hong Kong e alle banche che fanno affari con loro.
Lo ha annunciato in una conferenza stampa alla Casa Bianca. “Oggi – ha detto Trump – ho firmato anche un ordine esecutivo che mette fine al trattamento preferenziale per Hong Kong, che ora avrà le stesse condizioni della Cina continentale. Non ci saranno più privilegi e trattamenti di favore”.
La decisione è stata presa pochi giorni dopo l’approvazione di Pechino della nuova legge sulla sicurezza nazionale ad Hong Kong. Un provvedimento che, secondo gli esperti, metterà la parola fine al principio “un paese, due sistemi”, su cui si basano i rapporti tra Cina e Hong Kong dal 1997, ovvero dalla fine del controllo britannico.
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Nel frattempo il New York Times ha deciso di trasferire a Seul, in Corea del Sud, una parte dei propri giornalisti della redazione di Hong Kong in seguito alle crescenti preoccupazioni. La nuova legge, scrive il quotidiano, “ha turbato le testate giornalistiche ed ha creato incertezza sulle prospettive della città”.
Poco dopo le autorità cinesi hanno avvertito che nessun Paese ha il diritto di interferire “negli affari interni della Cina“.
“Gli sforzi degli Stati Uniti – ha detto il ministro degli esteri – per contrastare l’attuazione della legge per la sicurezza nazionale di Hong Kong non andranno mai a buon fine. Al fine di tutelare i propri legittimi interessi, la Cina risponderà come dovuto ed imporrà sanzioni su individui ed entità americani rilevanti”. “Esortiamo – ha proseguito – con forza gli Stati Uniti a correggere i propri errori. Se proseguiranno ostinatamente su questa strada, la Cina risponderà con fermezza”.
Mario Bonito