Harry Potter, libri al rogo in Polonia: E’ blasfemo

Può una famosissima serie fantasy per ragazzi essere considerata blasfema? Sì, se ci troviamo in Polonia, nella cittadina di Koszalin per la precisione. Lì un gruppo di sacerdoti cristiani ha dato alle fiamme una serie di libri ed oggetti considerati sacrileghi. Tra questi un libro della famosissima saga del mago con gli occhiali Harry Potter creata dalla scrittrice J.K Rowling. Il ‘falò’ è stato testimoniato da alcuni post su Facebook sulla pagina «Sms from Heaven», un gruppo creato da alcuni sacerdoti polacchi con lo scopo di diffondere messaggi cristiano attraverso messaggi diffusi via social network.

Harry Potter, un rogo che fa discutere

Le immagini postate sul gruppo Facebook, mostrano tre sacerdoti intenti a dare alle fiamme diversi oggetti ritenuti blasfemi. Tra questi oltre al libro di Harry Potter, anche un pupazzo di Hello Kitty e una maschera Indù. Il tutto correlato con brani biblici tratti dal Deuteronomio, il quinto libro dell’Antico testamento. Il post è stato rilanciato da diversi utenti fino al punto di diventare virale e generare lo sdegno di alcuni utenti che hanno mostrato tutto il loro disappunto con commenti sprezzanti: “Mi piacerebbe credere sia uno scherzo… sul serio, le persone bruciano letteratura fantasy nel 21esimo secolo in una specie di rito malato?”, “È difficile per me credere siamo così arretrati”, sono solo alcuni dei commenti apparsi in rete. Inoltre non è la prima volta che la saga di Harry Potter viene ritenuta sacrilega da diversi circoli religiosi. I libri creati dalla scrittrice britannica J.K Rowling, sono incentrati sul giovane mago Harry, che in compagni di alcuni c9ompagni di viaggio ha il compito di scoprire il suo passato e sconfiggere il perfido Lord Voldemort. E durante le avventure del celebre mago con gli occhiali e la cicatrice a forma di fulmine sulla fronte non sono rari passaggi in cui sono presenti rituali magici, ritenuti appunto blasfemi dai sacerdoti polacchi che hanno messo in scena il rogo poi alimentato dalle condivisioni social.