Home BENESSERE Hantavirus: cos’è il nuovo virus. Nuova minaccia dai topi dopo il coronavirus

Hantavirus: cos’è il nuovo virus. Nuova minaccia dai topi dopo il coronavirus

Ritorna la paura in Cina, precisamente nella provincia di Shandong, per la morte improvvisa di una persona su un autobus. Quest’uomo è letteralmente collassato sul mezzo pubblico, in mezzo agli altri passeggeri sgomenti poi sottoposti a controllo da parte delle autorità.

Il motivo della morte dell’uomo, rivelerà l’autopsia, è l’hantavirus, una forma virale diversa dal coronavirus. Ma che cos’è l’hantavirus, come si trasmette e qual è la sua pericolosità?

Hantavirus: cos’è, sintomi, come si trasmette, rischi, pericolosità, precauzioni, cura della nuova minaccia dopo il coronavirus

In una comunità ancora scossa per l’emergenza coronavirus, ecco insorgere una nuova paura, quella legata all’hantavirus.

Si tratta di un virus legato ai topi, in quanto si trasmette di solito attraverso l’ingestione di escrementi di questo animale, feci o urina. La notizia di questo caso ha fatto tirare un sospiro di sollievo: infatti, il timore che fosse scoppiato un nuovo caso di Covid-19 era molto alto.

La cosa importante da sapere, infatti,  che l’hantavirus non si trasmette per via aerea da uomo a uomo: l’unica possibiltà di essere contagiati è quella di essere a stretto contatto con i roditori e i loro escrementi.

Hantavirus: le differenze rispetto al coronavirus. Sintomi, mortalità, cura

Quando si parla di orthohantavirus si fa riferimento a un virus a RNA a senso negativo avvolto a singolo filamento. Si tratta di virus che di solito riguardano solo i topi, ma causano nell’uomo una serie di malattie ad esordio acuto.

La manifestazione normale dei sintomi riguarda febbre, cefalea, stato letargico, dolori addominali e lombari, congestione del volto, fotofobia, petecchie. Dopo alcuni giorni possono comparire proteinuria, ipotensione, emorragie multiple e addirittura il coma.

Il livello di letalità delle malattie da hantavirus vanno dallo 0,5% al 15% nelle forme più gravi in cui il paziente non subisce trattamenti.

In alcuni casi, come in occasione dell’epidemia del 1993 negli Usa, l’hantavirus attacca l’apparato respiratorio, con una mortalità del 40-50% circa.

Hantavirus: come si trasmette, dove, trasmissione da uomo a uomo, incubazione, precauzioni da osservare

Le malattie da hantavirus si sono manifestate più spesso in Estremo Oriente e Russia, con il caso eclatante negli Stati Uniti come prima manifestazione nell’Occidente.

Il virus si trasmette a causa dei topi selvatici e domestici, che lo diffondono mediante i loro escrementi e anche con la saliva. La trasmissione all’uomo è del tutto accidentale, e legata alla stretta vicinanza con gli animali.

La trasmissione da uomo a uomo, che non avviene per via aerea, può comunque verificarsi a contatto con sangue ed escreti, ma ci accade in sporadici casi.

L’incubazione della malattia da hantavirus ha un periodo che copre da pochi giorni ad alcuni mesi, ma il più delle volte copre un arco temporale da due a quattro settimane.