“Dopo l’investimento di un miliardo di euro a Bologna, con il più grande impianto produttivo del mondo di Philip Morris di prodotti a tabacco riscaldato che da Bologna vengono esportati in 40 paesi del mondo, noi come parte di una filiera integrata non ci siamo fermati e non ci fermeremo perché siamo pronti a ulteriori investimenti nella nostra filiera”. Lo ha sottolineato Marco Hannappel, presidente e ad di Philip Morris Italia parlando degli investimenti della multinazionale in Italia che contemplano, anche in agricoltura, il primo accordo di filiera cominciato 10 anni fa (e rinnovato ogni anno) di circa 100 milioni l’anno intervenendo al workshop “Le filiere integrate per il rilancio del Paese”, che si inserisce nell’ambito dell’iniziativa “Filiere integrate” che The European House – Ambrosetti ha lanciato con il supporto di Philip Morris Italia con l’obiettivo di promuovere il ruolo delle filiere per la tenuta e il rilancio dell’economia italiana.
Hannappel ha voluto sottolineare anche che cosa questi investimenti generano lungo la filiera: “Oltre 30 mila posti di lavoro con uno sviluppo costante in molti ambiti” ha spiegato. Inoltre, l’impianto produttivo di Crespellano (Bo), che vive e cresce, fa aumentare gli attori con cui opera Philip Morris Italia.
“Noi operiamo con 8.000 aziende delle quali 1.000 in agricoltura e 7.000 in ambito dei servizi industriali e digitali. Uno sviluppo di decine di milioni di euro l’anno per migliorare lo stabilimento produttivo ma – ha aggiunto Hannappel – lavoriamo anche con piccole aziende sia in ambito agricolo con start up innovative sia in ambito manifatturiero con 100 piccole officine meccaniche che grazie a noi esportano i loro prodotti”. Una filiera di prodotto ma anche industriale che genera ulteriori filiere in ambito italiano e internazionale quella di Philip Morris Italia.