E’ il giallo per eccellenza, quello di Jack lo Squartatore. E, come un vero cold case, sembra arrivare a soluzione a distanza di moltissimi anni.Un secolo circa. Nuovi studi avrebbero individuato infatti l’identità dell’omicida che terrorizzò la Londra vittoriana: si tratterebbe di un immigrato polacco, Aaron Kominski, il nome era comparso nella lista dei sospettati dalla polizia all’epoca dei delitti. L’ispettore Donald Swanson, a capo delle indagini, scrive di Kominski nei suoi appunti: “E’ un ebreo polacco, di basso ceto, che vive con la sua famiglia a Whitechapel, la zona tristemente rinomata per i suoi quartieri degradati e teatro degli efferati delitti del killer”. Tra gli appunti regalati dai discendenti di Swanson al Museo del Crimine di Scotland Yard nel 2006, anche un memorandum dell’assistente capo, Sir Melville Macnaghten, che di Kosminski dice: “Ha un grande odio per le donne … con forti tendenze omicide”. Tuttavia non venne mai accertata la colpevolezza di Kominski. Morì impunito il presunto killer, nel 1899, in un manicomio dopo aver contratto la cancrena a una gamba.La scoperta è llustrata in un libro in uscita in questi giorni in Inghilterra, che utilizza nuove analisi storiche e soprattutto test del Dna condotti su uno scialle: dovrebbe essere quello appartenuto a una delle vittime del killer, Catherine Eddowes assassinata il 30 settembre 1888, e che l’autore Russell Edwards ha acquistato ad un’asta nel 2007. “Ci ho lavorato per 14 anni. Abbiamo definitivamente risolto il mistero sull’identità di Jack lo squartatore”, afferma Edwards.