Ha colpito la rete di relazioni intrattenute in Italia da Anis Amri, lautore dellattentato di Berlino del 19 dicembre 2016, la vasta operazione antiterrorismo condotta dal personale appartenente alla Direzione centrale della polizia di prevenzione ed alle Digos di Roma e Latina. Il blitz ha portato allesecuzione di cinque ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal gip del Tribunale di Roma Costantino De Robbio nellambito di unindagine coordinata dal sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Roma, Sergio Colaiocco.
I provvedimenti cautelari, fanno sapere in una nota le Digos di Roma e Latina, “riguardano il 38enne sedicente cittadino palestinese Napulsi Abdel Salem, attualmente detenuto per stupefacenti, per addestramento ad attività con finalità di terrorismo e condotte con finalità di terrorismo nonché quattro cittadini tunisini accusati di associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dellimmigrazione clandestina”: il 52enne Baazaoui Mohamed, il 29enne Baazaoui Dhiaddine, il 30enne Baazaoui Rabie ed il 32enne Baazaoui Akram.
Questultimo – secondo le indagini – avrebbe dovuto procurare falsi documenti di identità allattentatore di Berlino per permettergli di lasciare lItalia e recarsi allestero. I reati contestati alle cinque persone arrestate sono addestramento e attività con finalità di terrorismo internazionale nonché associazione per delinquere finalizzata alla falsificazione di documenti ed al favoreggiamento dellimmigrazione clandestina.