Per anni ha militato nei Guns N ‘Roses contribuendo, con il suo groove martellante, alla migliore espressione musicale della celebre band metal. Tuttavia, nel privato – ma non solo – per decenni Steven Adler ha combattuto la sua guerra personale contro la droga, forse, proprio nei momenti di maggior disperazione, la batteria era davvero l’unica cosa in grado di motivarlo. Ma come spesso accade, la situazione è poi divenuta insostenibile e, malgrado i ripetuti tentativi di aiuto da parte dei suoi colleghi, nel 1990 Steven ha mollato, contribuendo così in prima persona all’uscita dalla band.
Nonostante tutto però tale è stato il suo apporto al sound Guns N ‘Roses, che quando la band nel 2012 è stata inserita nella prestigiosa ‘Rock & Roll Hall of Fame‘, Steven Adler compare come componente.
Steven Adler: la droga all’origine del gesto?
Negli anni comunque il batterista, sebbene lavorando a ‘periodi’, non ha abbandonato la musica, suonando in diverse occasioni e contesti; ed anche l’aspetto della dipendenza sembrava essere lentamente scemata. O comunque, Steven deve aver imparato a ‘gestirsi’.
Ieri all’alba poi il colpo di scena. Erano passate da poco le 6 quando qualcuno ha chiamato il 911 d Los Angeles, denunciando un accoltellamento in casa. Precipitatisi con i sanitari all’indirizzo suggerito, gli agenti hanno scoperto che l’uomo accoltellato era l’ex batterista dei Guns N ‘Roses. I testimoni presenti nell’abitazione di Adler hanno riferito che l’uomo si sarebbe auto-pugnalato all’addome dopo essersi chiuso nella sua camera da letto.
Trasportato urgentemente in ospedale, ora Steven è ricoverato in terapia intensiva ma non è in pericolo di vita. Sconosciute al momento le cause di questo ‘goffo’ tentativo di suicidio, anche se facilmente intuibili…
Max