(Adnkronos) – “La necessità del disegno di legge è venuta dopo che un dirigente scolastico ha inviato agli studenti di una scuola trentina un volantino su un’iniziativa sull’identità di genere, e lì prima da padre che da consigliere provinciale ho ritenuto di intervenire perché la libertà educativa deve appartenere alle famiglie”. Così Luca Guglielmi, consigliere della Provincia autonoma di Trento, ha commentato il disegno di legge provinciale 148/22 sulla “libertà educativa delle famiglie”, promosso da un gruppo di consiglieri di Fratelli d’Italia e presentato oggi al Palazzo della Regione Autonoma Trentino-Alto Adige a Trento.
Il testo — al momento ancora in discussione nella Commissione competente — prevede che la partecipazione alle attività che non rientrano nel curriculum obbligatorio, come quelle sull’educazione e identità sessuale, sulla salute riproduttiva o sul genere, debba essere facoltativa e i progetti approvati con un preciso iter, e in certi casi solo dopo il beneplacito dei genitori in forma scritta.
“Da quell’episodio — ha aggiunto Guglielmi — è arrivata la lodevole iniziativa di ProVita & Famiglia, che con una petizione popolare ha avviato una raccolta firme per una proposta di legge per evitare che nelle scuole si parlasse di tematiche così sensibili che spettano all’educazione all’interno del nucleo familiare”.