(Adnkronos) – Dopo l’invasione della Russia in Ucraina e lo scoppio della guerra, Joe Biden usi il discorso sullo Stato dell’Unione, che pronuncerà questa notte a Washington, per lanciare un messaggio “utile” per l’Ucraina. E’ questo l’appello che Volodymyr Zelensky lancia al presidente americano nell’intervista rilasciata alla Cnn ed altre testate nel bunker di Kiev da dove sta guidando la resistenza ucraina all’invasione russa. “E’ una situazione molto grave, non sono in un film, non sono io ad essere iconico, ma l’Ucraina – ha detto ancora il presidente ucraino che è un ex attore, riferendosi al fatto che i suoi video da presidente combattente sono diventati virali -. L’Ucraina è il cuore dell’Europa, e ora credo che l’Europa consideri l’Ucraina qualcosa di speciale, ed è per questo che il mondo non può perdere qualcosa di speciale”.
Con il presidente Biden, Zelensky ha intanto parlato della “leadership americana sulle sanzioni anti-russe e dell’assistenza alla difesa dell’Ucraina. Dobbiamo fermare l’aggressore il prima possibile. Grazie per il vostro sostegno!”, aveva scritto stamane il presidente ucraino su Twitter.
Intanto, confermando la volontà di “usare ogni strumento disponibile per limitare i problemi alle forniture energetiche globali provocati dalle azioni del presidente Putin”, gli Stati Uniti e i loro alleati hanno deciso di rilasciare collettivamente 60 milioni di barili di greggio delle proprie riserve petrolifere. Lo rende noto la Casa Bianca, specificando che “il presidente Biden autorizzerà il dipartimento di Energia a rilasciare 30 milioni di barili delle riserve strategiche Usa”. E che la decisione è stata presa “dopo un’intesa e continua attività di coordinamento e consultazione del presidente Biden con i nostri alleati e partner, sostenuta dalla Commissione Europea”.
“Il presidente Biden è stato chiaro sin dall’inizio che tutti gli strumenti erano sul tavolo per proteggere le imprese e i consumatori americani, anche dall’aumento dei prezzi della benzina”, continua la dichiarazione della portavoce Jen Psaki specificando che si è deciso di “monitorare la i mercati e valutare il rilascio di altre riserve se necessario”.
“Noi continueremo anche gli sforzi per accelerare la diversificazione delle forniture energetiche allontanandoci dalla Russia – conclude – e proteggere il mondo dall’uso del petrolio e del gas come un’arma da parte di Mosca”.