(Adnkronos) – Guerra Ucraina-Russia, ancora paura a Kiev: forti esplosioni sono state avvertite questa mattina. Oggi nuovi colloqui tra Mosca e Kiev.
ORE 7.42 – Sono oltre duemila i civili rimasti uccisi nella città sudorientale ucraina di Mariupol. A darne notizia sono state oggi le autorità municipali del centro, precisando che dall’inizio dell’invasione russa, i morti nella città di 400mila abitanti assediata per giorni dai militari russi e completamente isolata dall’esterno sono stati 2.357.
Il consigliere del sindaco, Petro Andriushchenko, ha definito la situazione ‘disumana’. “Non c’è cibo, non c’è acqua, non c’è luce, non c’è riscaldamento”, ha affermato parlando del rischio di un numero molto più alto di vittime con il passare dei giorni e l’intensificarsi degli attacchi, che potrebbero causare – ha affermato – fino a 20mila morti.
ORE 7.20 – Chiunque si sia reso responsabile di gravi atti di guerra sarà chiamato a renderne conto. Ad assicurarlo è stato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky in un videomessaggio. “Stiamo lavorando con i nostri partner a nuove misure punitive contro lo stato russo”, ha affermato. “Sono grato a quei russi che non smettono di cercare di diffondere la verità…e personalmente alla donna che è entrata nello studio televisivo con un poster contro la guerra”, ha affermato confermando la ripresa dei negoziati con Mosca dopo la pausa di ieri. La Russia sta cominciando a realizzare che con la guerra non andrà da nessuna parte, ha detto ancora sottolineando: “Non si aspettavano una simile resistenza. Credevano nella loro stessa propaganda, che ha detto menzogne sul nostro conto per decenni”.
ORE 7 – Diverse esplosioni molto forti sono state avvertite nel centro di Kiev intorno alle 5 di questa mattina. Lo riportano numerosi media. La Cnn parla di due deflagrazioni, citando il team presente sul posto.