(Adnkronos) – Guerra Ucraina-Russia, almeno 500 civili (1.000 secondo il sindaco della città), erano rifugiate nel teatro bombardato si Mariupol. Un missile abbattuto ha colpito un palazzo a Kiev.
ORE 7.54 – La Russia ha già superato “tutte le linee rosse”, mentre “i negoziati” tra Kiev e Mosca, che “sono ancora in corso”, sono “abbastanza difficili” e con l’invasione dell’Ucraina la Russia potrebbe aver già iniziato una terza guerra mondiale. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un’intervista nelle scorse ore alla Nbc dopo l’intervento al Congresso degli Stati Uniti. “Nessuno sa se possa già essere iniziata”, ha affermato, ribandendo che il popolo ucraino è “invincibile” e affermando che “qualsiasi guerra potrebbe essere conclusa al tavolo dei negoziati”.
“Se lanciano deliberatamente questi missili contro asili, scuole o università questo significa superare ogni linea – ha affermato – Cos’altro dovremmo aspettare? Lasciare che i russi uccidano 200, 300 o 400 bambini?”.
“Le forze russe possono occupare il territorio, ma non possono prendere la dignità e l’amore dell’Ucraina per il suo Paese – ha incalzato – Anche quegli insediamenti che sono stati ridotti in macerie dall’artiglieria russa, anche quegli insediamenti non sono stati conquistati dai russi”.
ORE 7.16 – Nel teatro della città ucraina di Mariupol, obiettivo dell’attacco russo denunciato dalle autorità ucraine, si erano rifugiate più di 1.000 persone. Queste le notizie diffuse su Telegram dal sindaco, Vadim Boichenko, che denuncia “un’altra tragedia”. Secondo Human Rights Watch “centinaia di civili” avevano trovato riparo nel teatro, obiettivo – stando agli ucraini – di un attacco russo, mentre la Russia ha negato ogni responsabilità puntando il dito contro il battaglione Azov.
ORE 7.12 – Almeno una persona sarebbe rimasta uccisa e altre tre sarebbero rimaste ferite nella capitale ucraina Kiev dove intorno alle 5 ora locale rottami di un missile abbattuto hanno colpito un palazzo nel distretto di Darnytskyi. Lo hanno riferito i servizi d’emergenza ucraini, come riporta la Bbc che parla di decine di persone evacuate dall’edificio.
ORE 7 – Human Rights Watch (Hrw) ha denunciato “l’attacco russo” al teatro della città ucraina di Mariupol, utilizzato come rifugio da “centinaia di civili” e nel cui cortile, secondo immagini satellitari, una scritta segnalava la presenza di “bambini”. Petro Andryushchenko, consigliere del sindaco di Mariupol, ha detto a Hrw che al momento non è chiaro se vi siano vittime tra i civili. “Fin quando non ne sapremo di più non possiamo escludere la possibilità di un obiettivo militare ucraino nella zona del teatro, ma sappiamo che il teatro ospitava almeno 500 civili”, ha dichiarato Belkis Wille di Hrw, denunciando “serie preoccupazioni” rispetto a quale fosse l’obiettivo previsto “in una città in cui i civili sono già sotto assedio da giorni e le telecomunicazioni, la corrente, l’acqua e il riscaldamento sono quasi del tutto interrotti”.
Ieri, poche ore prima dell’attacco, Human Rights Watch aveva parlato con più di una decina di abitanti di Mariupol fuggiti dalla città il giorno precedente e arrivati a Zaporizhzhia. Un medico ha riferito di essersi recato nel teatro prima di lasciare la città e ha confermato che c’erano tra i 500 e gli 800 civili. Un’altra persona, che ha raccontato di aver portato varie volte aiuti nel teatro, ha parlato della presenza di 500-700 civili. “Sferrare un attacco contro un obiettivo civile è severamente proibito, così come lo sono gli attacchi indiscriminati e gli attacchi con effetti sproporzionati contro i civili, possono essere crimini di guerra”, ha sottolineato l’organizzazione con l’appello alle parti che “devono permettere l’accesso umanitario”.