(Adnkronos) – L’avanzata russa verso Kiev, descritta come un lunghissimo convoglio di mezzi militari che raggiunge 60 chilometri, “praticamente si trova dove era ieri”. E’ quanto affermano fonti del Pentagono, sottolineando che i russi al momento non avrebbero problemi di “carburante ed altri rifornimenti”, ma stanno mostrando segni relativi all’esaurimento delle scorte alimentari.
Gli americani citano diverse ragioni che possono aver provocato la situazione di stallo delle forze russe, compresa una resistenza da parte delle forze ucraine molto più intensa del previsto. Secondo le fonti del Pentagono, è anche i possibile che i russi abbiano fermato volontariamente l’avanzata per poter “riassestarsi e rivalutare” l’azione e “cambiare la loro tattica”.
Nel sesto giorno dell’invasione russa dell’Ucraina, gli Stati Uniti continuano inoltre ad osservare “pesanti combattimenti a Kharviv e nell’area circostante”. Dal Pentagono si sottolinea che l’area “rimane fortemente contesa” , anche se nel sud dell’Ucraina l’avanzata russa sembra avere più successo”. Riguardo poi alla situazione nelle singole località, per gli americani Kherson “è ancora molto contesa”, mentre le forze russe sono “ancora fuori Mariupol e non sono avanzate nella città”. Invece si ritiene che abbiano occupato Berdyansk e Melitopol, sulla costa del Mare di Azov.
Nel complesso, dall’inizio dell’operazione, i russi hanno lanciato oltre 400 missili secondo le fonti del Pentagono. L’Ucraina avrebbe ancora dei sistemi di difesa missilistica che sono “funzionanti, intatti ed attivi”. Inoltre la Russia non ha ancora ottenuto il predominio aereo dell’Ucraina: “Ci sono zone dove hanno più controllo di altre”.