(Adnkronos) – Terminati i primi colloqui per i negoziati tra le delegazioni di Russia e Ucraina. I colloqui per la risoluzione della guerra in corso si sono tenuti nella “Casa del pescatore” sulla riva del fiume Pripyat dove, spiega il capo della delegazione russa, Vladimir Medinsk, “abbiamo trovato un punto di contatto sui quali costruire una posizione comune”. Tra le richieste della Russia, ribadite dal presidente russo Vladimir Putin in una telefonata con il presidente francese Emmanuel Macron, “la sovranità russa della Crimea e la risoluzione degli obiettivi di demilitarizzazione e denazificazione dell’Ucraina e l’assicurazione del suo status neutrale”. Dal canto suo, Macron ha chiesto di “sospendere tutti gli attacchi contro i civili, di preservare le infrastrutture civili e le vie di accesso all’Ucraina”, riferisce l’Eliseo, secondo cui Putin si sarebbe “impegnato su tutti e tre questi punti”.
“La cosa più importante – ha spiegato Medinsk al termine del primo giro di colloqui, è che abbiamo concordato di continuare il processo negoziale e il prossimo incontro avverrà nei prossimi giorni al confine polacco-bielorusso. C’è un accordo”. A far parte della rappresentanza del Cremlino anche esponenti del ministero della Difesa e del ministero degli Esteri, nonché della Duma.
“I colloqui con la parte ucraina sono durati circa cinque ore. Abbiamo discusso in dettaglio tutti i temi in agenda e trovato alcuni punti in comune su cui prevediamo che possano essere trovate posizioni comuni”, ha detto Medinsky, a cominciare dal fatto che i negoziati continuino. E continueranno “nei prossimi giorni al confine tra Polonia e Bielorussa, c’è un accordo su questo”, ha riferito il capo della delegazione russa, secondo cui “fino ad allora ogni delegazione si consulterà con la leadership del proprio paese sulle proprie posizioni negoziali”.
“I negoziati sono difficili. Almeno senza già alcun ultimatum obbligatorio. Sfortunatamente, la parte russa è ancora estremamente parziale riguardo ai processi distruttivi che ha avviato”, ha poi detto su twitter il consigliere del presidente ucraino Mykhailo Podolyak.