(Adnkronos) – Sarebbero circa trecento le vittime del raid aereo russo sferrato lo scorso 16 marzo sul teatro di Mariupol, trecento persone che si troverebbero ancora sotto le macerie. Lo denuncia su Telegram il Consiglio comunale di Mariupol citando testimoni oculari che sarebbero sopravvissuti al bombardamento. “Volevamo credere che tutti si fossero salvati. Ma le testimonianze di coloro che erano all’interno dell’edificio durante questo attacco terroristico dicono il contrario”, si legge in una nota del consiglio comunale di Mariupol.
Il tema delle notizie relative alla città è stato affrontato a Roma dall’ambasciatore russo Sergey Razov. Sulla situazione a Mariupol e nelle altre città ucraine sarebbe opportuno “sentire le due parti e non solo la propaganda ucraina”, ha detto Razov incontrando la stampa davanti al tribunale di Roma, a proposito delle denunce di crimini di guerra commessi nelle città assediate dalle forze russe.
“Ogni giorno leggo la stampa italiana e vedo foto sulla cui provenienza ci sono dubbi”, ha proseguito l’ambasciatore, ricordando che il presidente Putin ha ordinato di colpire solo “siti militari” e “per quel che riguarda la popolazione civile, i militari russi propongono sempre di aprire corridoi verdi per permettere le evacuazioni”.