Guerra Ucraina-Russia live, ultime notizie oggi: news ultima ora 3 aprile

(Adnkronos) – Nelle news di oggi, domenica 3 aprile, sulla guerra Ucraina-Russia, forti esplosioni sono state udite all’alba ad Odessa. Per il presidente Zelensky, Mosca “vuole prendersi il Donbass e il sud” del Paese. Orrore a Bucha: dietro la ritirata delle truppe di Putin morti e devastazione. Le ultime notizie di oggi: 

ORE 7.50 – “Odessa è stata attaccata dal cielo”, alle prime ore di questa mattina, ha confermato Anton Herashchenko, consigliere del ministero degli Interni ucraino, sul suo canale Telegram, un post rilanciato da Moscow Times. Alcuni dei missili lanciati sono stati neutralizzati dalla difesa aerea ucraina, ha rivendicato. “In alcune zone della città ci sono incendi”, ha aggiunto.  

ORE 7.39 – L’obiettivo della Russia è quello di “catturare sia il Donbass che il sud dell’Ucraina”, ha denunciato il Presidente ucraino Volodymir Zelensky in un discorso nella tarda serata di ieri, precisando che le forze militari ucraine hanno ripreso il controllo delle zone intorno a Kiev e a Chernihiv. “Stiamo rafforzando le nostre difese lungo la direttiva orientale e nel Donbass”, ha aggiunto. Zelensky ha denunciato che Kiev “non ha ancora ricevuto sufficienti sistemi anti missile occidentali”. Il Premier ungherese Viktor Orban è “di fatto l’unico leader europeo a sostenere Putin. Perché Budapest si oppone all’intera Europa, per cosa?”, si è inoltre chiesto Zelensky, a poche ore dall’apertura delle urne in Ungheria per le elezioni legislative.  

ORE 7.26 – Esplosioni sono state registrate questa mattina a Odessa, rende noto il Guardian, ricordando il timore che, nel momento in cui le forze russe lasciano Kiev, possano estendersi gli attacchi contro il sud dell’Ucraina.  

ORE 7.15 – Civili disarmati uccisi sono stati ritrovati per le strade di Bucha, dalle forze ucraine che hanno ripreso il controllo della località a nord ovest di Kiev, denuncia il consigliere del Presidente Zelensky, Mykhailo Podolyak. “Non erano militari, non avevano armi. Non ponevano alcuna minaccia. Quanti altri casi come questi ci sono ora nei territori occupati?”, si chiede.