(Adnkronos) – Guerra Ucraina-Russia, le sirene antiaeree hanno risuonato in diverse città ucraine. Secondo gli Usa, Mosca cerca rinforzi in Georgia anche se il Cremlino ha ribadito che il primo obiettivo resta il Donbass.
ORE 8.09 – La guerra in Ucraina ha causato finora la morte di 136 bambini, ed il ferimento di altri 199. A scriverlo, in un post su Facebook, è l’Ufficio del procuratore generale ucraino. Ieri l’Onu aveva confermato la morte di 1081 civili ed il ferimento di altri 1.707 dall’inizio dell’invasione russa.
ORE 8.07 – Le forze ucraine hanno continuato a difendere la capitale Kiev dagli attacchi dei militari russi che incontrano difficoltà nel “mantenere il ritmo di combattimento necessario e raggiungere l’obiettivo finale della guerra”. Così il ministero della Difesa ucraino, citato dal Guardian, fotografa la situazione sui fronti di guerra nel paese.
Le forze russe, secondo la stessa fonte, si trovano confrontate a sfide nella sostituzione del personale e dei rifornimenti, in parte a causa delle sanzioni internazionali. L’attrezzatura russa versa in cattive condizioni. Gli attacchi aerei delle forze russe sono tuttavia proseguiti. Nelle regioni di Donetsk e Luhansk, ha ancora reso noto la stessa fonte, le forze ucraine hanno distrutto otto carri armati russi, oltre ad aver abbattuto tre aerei e tre velivoli senza pilota.
ORE 7.57 – In Ucraina ci sono stati più di 70 attacchi separati contro ospedali, ambulanze e medici e il numero di questi episodi aumenta “quotidianamente”. A riportare l’allarme è la Bbc: dal 24 febbraio, l’Oms ha esaminato e verificato 72 attacchi separati contro strutture sanitarie che hanno causato almeno 71 morti e 37 feriti. La maggior parte di questi ha danneggiato ospedali, trasporti sanitari e negozi di forniture, ma l’Oms ha registrato anche casi di “probabile” sequestro o detenzione di personale sanitario e pazienti. “Siamo preoccupati che questo numero aumenti ogni giorno”, ha detto alla Bbc il rappresentante Oms per l’Ucraina Jarno Habicht. “Le strutture sanitarie dovrebbero essere luoghi sicuri sia per i medici sia per gli infermieri, ma anche per i pazienti che devono rivolgersi a quei centri per le cure”.
ORE 7.55 – Un drone russo vola da giorni sulla testa del sindaco di Irpin, Oleksander Markushin. La sua missione è quella di inviare in tempo reale coordinate geografiche a chi ha avuto l’ordine di eliminarlo. E’ lo stesso sindaco a raccontarlo, in un’intervista a ‘Repubblica’: “ci sono andati vicini qualche ora fa”, spiega. “Era in aria mentre stavo salendo in macchina, ho sentito il ronzio e dopo pochi secondi sono piovute bombe. Vicinissime”. Diverse volte hanno già tentato di ucciderlo, racconta: “Con oggi, tre. Avevano già sparato contro la mia auto in precedenza, poi mi hanno bombardato la casa. Ed è sicuro che il bersaglio fossi io perché intorno al palazzo dove vivevo non c’è alcun obiettivo militare o postazione ucraina. E quel giorno avevo rifiutato una proposta di collaborazione fattami arrivare dai russi. L’ho rispedita al mittente platealmente, scrivendo anche un post su Facebook al riguardo”.
ORE 7.15 – “Ci sono due aspetti da considerare. Il primo è il sostegno pratico all’Ucraina: gran parte dei Paesi Nato sta facendo la propria parte. Il secondo riguarda la situazione geopolitica, che è cambiata a causa di questa guerra soprattutto nel fianco Est della Nato: per questo dobbiamo aggiustare i calcoli che sono stati fatti finora. Pensavamo bastassero deterrenti per impedire un’aggressione, ma ora dobbiamo riconsiderare la situazione e la presenza di truppe nel fianco Est della Nato: dobbiamo pensare a una difesa attiva, invece che a deterrenti”. A dichiararlo, in un’intervista al ‘Corriere della Sera’, è la premier lituana Ingrida Simonyte.
ORE 7 – Le sirene dell’allarme aereo hanno suonato questa mattina in diverse città ucraine. Lo riportano i media locali, citati dalla Bbc. Tra le città citate, Kiev, Cherkasy e Kropyvnytskyi nella parte centrale del paese, Zaporizhia e Dnipro nel sudest, la città orientale di Zhytomyr, Kharkiv e Sumy nel nordest.