(Adnkronos) –
La guerra tra Ucraina e Russia, innescata dall’invasione ordinata da Vladimir Putin, oggi vive una giornata cruciale dopo una settimana di combattimenti. Si attendono conferme relative alle news sul secondo round di negoziati tra Kiev e Mosca: dopo il primo incontro al confine tra Ucraina e Bielorussia, oggi i negoziati potrebbero svolgersi al confine polacco. La via diplomatica appare stretta se si pensa alle notizie e agli eventi delle ultime 24 ore.
“Lasciate Kiev”, il messaggio indirizzato da Mosca ai cittadini della capitale ucraina. All’avvertimento è seguito il lancio di missili che hanno centrato una torre della tv, provocando almeno 5 morti. Quartieri della capitale sono tornati in serata nel mirino delle forze di Mosca. La Russia ha bombardato la città di Vyshneve, non lontana da Kiev, e ha effettuato raid sui quartieri di Rusanivka, Kurenivka, Boiarka e sull’area vicino all’aeroporto internazionale. Una forte esplosione è stata segnalata anche a Bila Tserkva, dove è stato colpito un deposito di carburante.
Nessun respiro nemmeno per Kharkiv, ancora sotto i bombardamenti. Uno degli attacchi ha causato almeno 10 morti e 35 feriti, secondo il bilancio diffuso dal consigliere del ministero degli Interni ucraino Anton Herashchenko su Telegram. Nella notte ucraina, preso di mira un complesso residenziale non lontano da un ospedale.
I riflettori sono accesi sul maxi convoglio russo – lungo circa 60 km – diretto verso Kiev. L’avanzata procede lentamente, secondo le analisi attribuibili a fonti del Pentagono. I russi non avrebbero problemi di “carburante ed altri rifornimenti”, ma starebbero mostrando segni relativi all’esaurimento delle scorte alimentari. Gli americani citano diverse ragioni che possono aver provocato la situazione di stallo delle forze russe, compresa una resistenza da parte delle forze ucraine molto più intensa del previsto. Secondo le fonti del Pentagono, è anche possibile che i russi abbiano fermato volontariamente l’avanzata per poter “riassestarsi e rivalutare” l’azione e “cambiare la loro tattica”.
A Kiev, il cuore dell’Ucraina è pronto a resistere. “Noi stiamo combattendo per i nostri diritti, per le nostre vite”, ha detto il presidente Volodymyr Zelensky in un accorato messaggio al Parlamento europeo. “Ora combattiamo per la sopravvivenza, che è la motivazione più forte. Ma combattiamo anche per essere membri uguali d’Europa. Senza l’Ue l’Ucraina sarebbe sola: abbiamo dimostrato la nostra forza. Provateci che siete al nostro fianco, che non ci abbandonerete. Mostrateci che siete veramente europei”, ha detto Zelensky in collegamento.
Un segnale è arrivato nella serata di martedì, quando gli ambasciatori della Ue hanno approvato l’esclusione di diverse banche russe dal sistema Swift, il circuito per le transazioni a livello internazionale. Secondo fonti diplomatiche citate dalla dpa, nella lista nonè inserita principale banca russa, Sberbank. Secondo documenti citati dal sito Politico.eu, nella lista non vi sarebbe neanche Gazprombank, terza banca del Paese, strettamente legata al settore energetico. Nella lista vi sarebbe invece la seconda banca Vtb.