(Adnkronos) –
L’Italia sostiene le sanzioni contro la Russia – dopo l’invasione dell’Ucraina- e l’uscita di Mosca dallo Swift, il sistema internazionale di transazioni. La posizione dell’Italia è al centro del tweet che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky pubblica dopo la telefonata con il premier Mario Draghi, un confronto che “è l’inizio di una nuova pagina nella storia dei nostri stati”. Il presidente ucraino spiega che Draghi “ha sostenuto la disconnessione della Russia da Swift e la fornitura di assistenza alla difesa” di Kiev.
Il messaggio innesca una serie di reazioni. Il presidente del Consiglio Mario Draghi “conferma che sosterrà l’uscita della Russia dal sistema Swift”, twitta Enrico Letta, segretario del Pd. “Non c’è veto italiano sullo Swift. Questo è da chiarire. L’opzione Swift è sul tavolo, non è stata messa finora nel pacchetto delle sanzioni, prosegue il confronto ma da parte italiana non c’è alcun veto”, dice a Coffee Break su La7 il sottosegretario agli Esteri e segretario di +Europa, Benedetto Della Vedova.
Articolata la posizione di Matteo Salvini. “Se blocchi la possibilità di fare pagamenti bancari metti in conto che fra qualche settimana l’Italia possa rimanere al buio e al freddo”, dice il leader della Lega, a margine dell’incontro con il console generale d’Ucraina a Milano, commentando l’ipotesi di escludere la Russia dal sistema Swift.
“Ovviamente se l’Italia è dipendente per metà dalle forniture di gas dalla Russia, cerchiamo di fare tutto il possibile senza lasciare milioni di italiani al freddo e senza costringere l’Italia al blackout. Non possiamo lasciare la povera gente al freddo”, aggiunge, spiegando che “il gas che l’Italia compra lo paga in banca, non col baratto. E quindi è chiaro che se blocchi la possibilità di fare pagamenti bancari metti in conto che fra qualche settimana l’Italia possa rimanere al buio e al freddo”.
Lo Swift, che è l’acronimo di Society for Worldwide Interbank Financial Telecommunication, è un sistema fondamentale per lo scambio delle transazioni finanziarie a livello mondiale. L’esclusione della Russia dal sistema avrebbe ovviamente effetti anche su chi, attualmente, ha rapporti finanziari e commerciali con Mosca.
Il sistema Swift, con sede legale in Belgio e creato nel 1973, gestisce l’essenziale degli ordini di pagamento e raggruppa oltre 11 mila organizzazioni finanziarie e bancarie in oltre 200 paesi. Nel 2021 Swift ha registrato una media di 42 milioni di messaggi al giorno. Il traffico è cresciuto dell’11,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
In Italia, Swift è uno dei due gestori di infrastrutture telematiche nell’ambito del ‘Sistema per la trasmissione telematica di dati’ (la cosiddetta Rete Nazionale Interbancaria). Sebbene Swift non sia un sistema di pagamento o regolamento né una banca, l’operatività di un gran numero di infrastrutture, mercati e banche a rilevanza sistemica dipende da Swift. Per questa ragione, le Banche Centrali hanno adottato un modello di sorveglianza ‘cooperativa che assegna alla Banca Nazionale del Belgio, il ruolo di coordinamento.