(Adnkronos) – “Scoop. Gli attacchi russi hanno interrotto l’accesso al magazzino principale dei farmaci Novo Nordisk in Ucraina, afferma una fonte. Tutta l’insulina di NN in Ucraina è conservata lì. Salvo ripristino dell’accesso al magazzino, alle farmacie restano solo un paio di giorni di insulina. Anche questo è un crimine contro l’umanità”. Lo twitta Eric Feigl-Ding, epidemiologo ed economista sanitario americano, in una serie di post. “Dobbiamo chiedere alla Russia di rilasciare medicinali per motivi umanitari. Se Putin blocca il farmaco fondamentale per i diabetici, o per qualsiasi altra malattia, quest’inferno peggiorerà”, sottolinea l’epidemiologo.
“Se la Russia non rimuove il blocco – prosegue – dobbiamo essere creativi. Paesi e Ong potrebbero dover iniziare a utilizzare camion o aerei civili per trasportare cibo e medicine essenziali in Ucraina, proprio come il ponte aereo di Berlino quando i sovietici bloccarono Berlino per quasi un anno. Ovviamente una città come Berlino non è uguale a un intero paese come l’Ucraina. Ma la Russia non può bloccare un intero paese”, rimarca l’esperto, che ci tiene a precisare: “Per chiunque se lo chieda, no, non possiedo azioni Novo Nordisk. Non ho mai lavorato per loro né sono stato pagato da loro. E da lunga data critico i prezzi follemente elevati dell’insulina e le speculazioni sui prezzi dei farmaci. Ma la disponibilità umanitaria di farmaci fondamentali durante una guerra è cosa diversa. La Russia non deve bloccare le medicine”, chiosa, postando la scritta a caratteri cubitali “Insulin, please!”.