(Adnkronos) – Le Forze strategiche di deterrenza, che oggi il Presidente Vladimir Putin ha dato ordine di mettere in stato di massima allerta, sono le forze su cui si basa la capacità della Russia di esercitare potere deterrente per una aggressione, ma anche per sconfiggere un aggressore. Includono sistemi di tipo diverso, fra cui le armi nucleari.
Le Forze di deterrenza si suddividono quindi in Forze strategiche difensive e offensive. Le Forze nucleari strategiche (Icbm, bombardieri e missili di precisione a lunga gittata) costituiscono la base delle Forze strategiche offensive in cui rientrano anche le Forze missilistiche strategiche. Le Forze però includono anche sistemi non nucleari o duali, fra cui bombardieri, sottomarini, unità navi, navi armate con missili da crociera. Quindi anche i missili ipersonici a uso duale, Kinzhal (balistico) e Zirkon (da crociera).
Sono alla base delle forze strategiche difensive invece i sistemi pronti al combattimento, gli strumenti delle forze di difesa aerospaziale, inclusi i sistemi di allerta per attacchi missilistici, sistemi di controllo spaziale, sistemi di difesa missilistica, anti spazio e aerea.
“I leader dei Paesi principali della Nato stanno facendo dichiarazioni aggressive contro il nostro Paese, quindi ordino al ministro della Difesa e al capo di stato maggiore di mettere le forze di deterrenza in stato di regime speciale di allerta”, ha dichiarato Putin, nella riunione che ha tenuto oggi al Cremlino con il ministro della Difesa, Sergei Shoigu e con il capo di stato maggiore, Valery Gerasimov. Lo scorso 19 febbraio, prima dell’inizio della guerra contro l’Ucraina, Putin aveva presieduto, dal Centro di controllo del Cremlino, a una esercitazione delle Forze di deterrenza strategica a cui hanno partecipato anche le Flotte del Mar Nero e del Nord.